Un patrimonio culturale, al confine tra l’Albania e la Macedonia, tutto da scoprire
TIRANA – Cosa vi dice il nome Ohrid (in italiano Ocrida)? Una dea egizia? No, rappresenta una piccola cittadina situata al confine tra l'Albania e la Macedonia. Questa località prende il nome dall'antico lago che confina con il paese di Pogradec.
Il lago di Ocrida, le cui rive toccano per un terzo il territorio albanese e due terzi quello macedone, è considerato tra i più antichi della Terra. Probabilmente tra i più antichi d'Europa, dato che la sua origine risale a oltre un milione di anni fa. Questo lago possiede una superficie di 32 chilometriquadrati e arriva a toccare i 300 metri di profondità (il Lago Maggiore a confronto raggiunge i 372 metri). Questo lago da record possiede inoltre il maggior numero di specie endemiche del mondo: ben 212 tra animali e vegetali. Numerosi sono i pesci e molluschi che ne popolano le acque al punto da attirare numerosi pescatori, mentre i canneti circostanti rappresentano l’ambiente dove nidificano e vivono una grande varietà di uccelli acquatici. Le acque del lago di Ocrida sono limpide e trasparenti come quelle di un lago alpino e gli abitanti delle sue rive lo sanno bene, visto che il luogo è la tipica meta estiva dei locali macedoni e albanesi. Amanti degli sport acquatici, ma non solo! La gastronomia e la cultura sono elementi capaci di attirare villeggianti e curiosi da ogni parte d’Europa.
Oltre alle acque limpide la regione è famosa per l’incredibile presenza di chiese bizantine: originariamente erano 365, una per ogni giorno dell’anno. Per questo motivo era conosciuta come la Gerusalemme dei Balcani e sotto protezione dell’UNESCO.
Il confine con la Macedonia è a soli 5 chilometri. Pogradec è una delle località turistiche preferite in Albania per il clima piacevole, per lo straordinario paesaggio alpino con ampie opportunità di prendere il sole, nuotare, pescare, praticare sport acquatici ecc. Le altre montagne di Kamja e Guri i Topit sovrastano la città come se fossero una corona. La città si trova a soli 5 chilometri al confine della Macedonia.
Scavi archeologici sulla collina sopra la città hanno portato alla luce un insediamento illirico del V secolo a.c. Drilon, il nome del fiume che sfocia nel lago vicino al villaggio di Tushemisht, è menzionato nei primi testi dell’antichità. Sulla cima della collina che domina Pogradec c’è un’antica fortezza illirica dal nome Encheleana. Nel medioevo questa fortezza fu ricostruita e il luogo fu ribattezzato dai bulgari, che in quel periodo invasero l’Albania sud-orientale. Durante il XVIII secolo sotto il dominio turco, la città divenne un centro amministrativo, ma purtroppo fu in gran parte distrutta durante la prima e la seconda guerra mondiale. Un certo numero di case caratteristiche si sono salvate e sono state conservate come monumenti culturali.
Per la primavera 2019 stiamo ideando un viaggio in Albania, accompagnati da un’esperta, alla scoperta degli angoli ancora inesplorati di questo affascinante paese. Interessati?
Testo a cura di Claudio Rossetti
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