Misure drastiche nell’immediato ma grandi prospettive a medio termine
BELLINZONA - «Bleiben Sie zu Hause!» Per la prima volta nella sua storia un ente di promozione del turismo è obbligato a invitare i propri clienti a casa. È inaudito ma necessario. Se il messaggio è chiaro, altrettanto urgente per il nostro settore è pensare al dopo-coronavirus. Bisogna agire con idee nuove che vadano al di là del tradizionale invito corredato di belle foto.
Con l’allarme sulla diffusione del coronavirus lanciato lo scorso dicembre dalla Cina, il mondo ha iniziato a confrontarsi con una delle peggiori emergenze sanitarie del secolo. In questo contesto, anche il settore turistico e culturale sta vivendo un momento difficile, segnato dall'annullamento di tutte le iniziative programmate durante questa stagione. Dall’inizio di marzo, l’Agenda curata dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino ha preso atto della cancellazione di quasi 300 eventi programmati. Potenziata l’offerta virtuale anche nella Svizzera italiana. Mappe antiche e antiche fotografie, manufatti museali, pergamene e migliaia di altre cose belle. Un patrimonio immenso di conoscenza messo a disposizione gratuitamente: è la World Digital Library, la biblioteca digitale internazionale gestita dall’UNESCO e dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che in questi giorni in cui abbiamo, oramai l’abbiamo capito, il dovere apre le porte virtuali a tutti, tengono aperte le porte virtuali. Anche in Svizzera e nel nostro cantone le proposte digitali sono numerosissime, basta una breve ricerca sui motori di ricerca.
Discorso diverso per il settore turistico. Si può viaggare virtualmente (anche in questo caso la rete a piena di buone intenzioni con idee per tornare a sognare), ma l’essenza resta (per fortuna) nell’esperienza fatta di immagini, suoni, profumi, imprevisti,... di fatiche e gioie. Gli enti preoposti (e coordinati tra di loro), assieme agli attori attivi sul terreno (albergatori, organizzatori di eventi, ristoratori, musei e parchi) devono sviluppare al più presto delle azioni di marketing ben mirate a mantenere l’interesse e soprattutto ad assicurare le prenotazioni nel dopo-coronavirus.
È di pochi minuti fa la newsletter della Easyjet: «Caro Claudio, Desideriamo darti la possibilità di programmare qualcosa per i tuoi viaggi dei prossimi mesi, e per questo abbiamo messo in vendita i voli dal 25 ottobre 2020 fino al 28 febbraio 2021, tutti a un prezzo massimo di €39.60. Prenota il prima possibile, l'offerta rimane valida fino alla mezzanotte di martedì 31 marzo». La compagnia aerea poi mi invita a scegliere tra i diversi sogni: Weekend in città, Una pausa al sole, Riscalda l'inverno oppure Scopri le meraviglie della natura». Non male, considerando l’aria che tira attualmente a tutti i livelli.
Personalmente sono convinto che il nostro Cantone abbia tutte le carte per un rilancio veloce e duraturo del suo (importante) settore turistico. A suo favore giocano: la vicinanza, l’accessibilità, l’offerta sanitaria (nel caso in cui i contagi non sono esclusi del tutto), l’attrattività complessiva del “parco Ticino” (natura, cultura e gastronomia). Diamoci da fare e subito perché le altre destinazioni non dormono. Un lavoro che può essere fatto tranquillamente in homeoffice.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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