Il settore turistico davanti a un periodo di grandi incertezze: non perdiamoci d’animo
SION - Dopo un'estate in cui abbiamo dovuto mostrare agilità, ci stiamo preparando per l'inverno con lo stesso stato d'animo. Molte domande rimangono senza risposta: come sarà la situazione sanitaria in futuro? Quali misure dovranno essere rispettate? Quali effetti avranno sulla nostra economia, sul comportamento dei consumatori e sul nostro segmento di clientela? O, in parole povere, nevicherà? Credo che quest'ultima rimanga una delle questioni comunque centrali. Non appena l'oro bianco coprirà le nostre magnifiche cime, potremo guardare all'inverno con fiducia.
Per il resto, dovremo valutare la situazione e adattarci. Insieme dovremo essere creativi per offrire ai nostri ospiti, e a noi stessi, un'esperienza sicura e unica sulle Alpi svizzere. Rispettiamo tutte le regole sanitarie raccomandate o imposte dalle autorità, ma ne contempo cerchiamo di mantenere in vita un settore determinante per la nostra economia. Molti nostri posti di lavoro sono direttamente o indirettamente legati al settore turistico. Non dimentichiamo neppure che la qualità che vogliamo (e dobbiamo) dare alla nostra esistenza. Vivere in una gabbia, tanto per sopravvivere e sperare che tutti passi non è una grande opzione. Almeno a mio avviso. L’inverno è alle porte, prepariamoci agli sport all’aria aperta, manteniamo aperto il nostro spirito. Non dimentichiamo che se abbiamo l’acqua alla gola, abbassare la testa non è una buona soluzione.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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