Corti, leggeri, espressione della cultura hip-hop, questi sci torneranno di moda
SAAS-FEE - Normalmente, il mondo degli sport sulla neve comprende due attività molto diverse: lo sci e lo snowboard. C'è una vera rivalità tra le due attività perché l'approccio è diametralmente opposto: da un lato, le gambe sono libere, separate e indipendenti mentre scivolano sulla neve, dall'altro, la tavola è unica e i movimenti con le ginocchia, il bacino e la schiena hanno un effetto diverso sul movimento del corpo durante la discesa. Per puro caso, alcuni anni or sono, ho deciso di provare gli snowblades. Una diavoliera. Sono leggeri, corti, danno un gran senso di libertà. Ma dove inizia la storia di questi sci? Da una rivalità...
La rivalità tra i due sport è simile (e forse derivata) a quella tra skateboard e pattini. Entrambi sport di strada, entrambi a ruote, ma con la grande differenza che le gambe sono separate o collegate in un unico gesto. L'animosità è forte anche perché questi sport sono
fortemente identitari, percepiti come elementi fondamentali dell'identità culturale underground associata a grandi movimenti globali come l'hip-hop e il punk.
Ma mentre questa rivalità esiste e continua anche tra lo snowboard e lo sci (ci sono molti che giurano fedeltà a uno dei due medium e non cambiano mai idea, un po' come il tifo per una squadra), ci sono delle influenze. Il più importante è quello degli sci corti. Gli sci corti permettono una minore stabilità sulle gambe, sono sicuramente più difficili da gestire, soprattutto se sei un principiante sulla neve. Eppure, permettono una velocità enorme nelle curve e nei movimenti laterali. Gli sci corti rendono più facile affrontare i terreni speciali fuori pista, così come i salti e i trucchi. In breve, ha grandi vantaggi se sei un esperto.
Gli sci corti stanno diventando sempre più popolari oggi, ma oltre alla loro praticità in certe situazioni, c'è stato anche un cambiamento radicale nei gusti degli sciatori, che sembrano apprezzare attività meno classiche e più associate a una logica di "rampa", come salti,
curve in aria e così via.
Ma l'uso degli sci corti è un'idea che viene da lontano: già negli anni '40, venivano utilizzati dagli escursionisti per attraversare ghiacciai e zone con neve particolarmente dura. Tuttavia, a metà degli anni ottanta, sono stati lanciati su larga scala degli sci più corti (solo 63 centimetri), specificamente progettati per essere riposti in una borsa o in uno zaino.
Gli skiboard erano già molto popolari negli anni novanta, e già allora non era una moda improvvisa o passeggera, ma piuttosto un modo per sviluppare i gusti degli sciatori, sempre più curiosi e appassionati di tutte le varietà della natura. La voglia di sperimentare ha portato alla nascita di un'azienda americana di grande successo, ma è arrivata anche in Europa alla fine del decennio quando la tedesca Salomon ha lanciato i suoi famosi Snowblade.
Insomma, è vero che gli sci sono cambiati e che gli sci corti o addirittura cortissimi (oggi poco diffusi) sono un fenomeno che viene da lontano e che, secondo gli addetti, torneranno a popolare le nostre piste. Perché? Perché la voglia di sperimentare e di rompere le barriere tecniche per godere della neve e delle sue caratteristiche con maggiore libertà è immutata. Dopo tutto, gli sci e gli snowboard sono strumenti utili per godere delle stesse bellezze naturali e della stessa adrenalina che si ha quando si scende.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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