La prossima esposizione universale aprirà in ottobre a Dubai. Presente anche la Svizzera
BERNA - Sarà la prima volta che un’esposizione universale avrà luogo nella regione che include Medio Oriente, Nord Africa, e Sud Asia. Il tema scelto per quest’edizione è “Collegare le menti, creare il futuro”, che fa riecheggiare uno spirito (nuovo) di collaborazione e cooperazione. Attraverso questo tema, l’Expo 2021 di Dubai farà da catalizzatore, collegando menti di tutto il mondo e ispirando i partecipanti a mobilizzarsi su sfide condivise in un’esposizione mondiale di portata globale senza precedenti.
Sarà la prima esposizione universale ospitata da un Paese arabo e musulmano. Oltre 190 Paesi si sono già impegnati a partecipare all’Expo, il cui tema è «Unire le menti, creare il futuro». Sono attesi circa 25 milioni di visitatori, il 30% dei quali provenienti dagli Emirati arabi uniti (EAU) e il restante 70% dall’estero. Sarà quindi il primo evento di questo tipo ad attrarre più visitatori internazionali che locali.
In programma dal 1. ottobre 2021 al 31 marzo 2022, l’Expo funzionerà da trampolino di lancio per inaugurare una visione sostenibile e progressista del turismo per i prossimi decenni. L’esposizione universale ha identificato tre sotto-temi intorno a cui la comunità globale si raccoglierà per siglare nuove collaborazioni con lo scopo di trovare soluzioni a questioni fondamentali, ed infine lasciare il segno di una forte trasformazione sociale ed economica in tutta la nostra regione e nel mondo: sostenibilità - progresso e prosperità senza compromettere i bisogni delle generazioni future; mobilità - sbloccare nuove possibilità per persone e comunità, contribuendo con successo al futuro; opportunità - Creare collegamenti più intelligenti e produttivi.
L’Expo coprirà bel 438 ettari situati nel quartiere Dubai-South, a metà strada tra Abu Dhabi e Dubai, l’area sarà servita da tre aeroporti internazionali, da un’importante rete stradale e da un’estensione della metropolitana di Dubai. Grazie a queste infrastrutture saranno assicurate facilità di accesso all’evento e massimizzazione dei benefici ai partecipanti. La struttura sarà coperta da un tessuto fotovoltaico che oltre a generare ombra potrà generare energia e sarà illuminato durante le ore notturne. Verranno utilizzati anche materiali e acque riciclati.
L’eredità consisterà nel sito stesso con le sue strutture e infrastrutture sulle quali si baserà lo sviluppo dell’intero quartiere Dubai-South. Tale area includerà un centro espositivo all’avanguardia, istituzioni accademiche e di ricerca e anche un polo tecnologico.
La Svizzera è stata la prima a confermare la propria adesione all’Expo Dubai. I padiglioni svizzeri delle precedenti esposizioni si sono fatti notare per i loro contenuti interattivi. I contatti tra le visitatrici e i visitatori e lo staff del padiglione assicurano che la comunicazione sul nostro Paese passi direttamente per le persone. Il padiglione prevede uno spazio riservato a workshop ed eventi che permettono di confrontarsi con i vari argomenti trattati e fare nuove scoperte. Siamo certi che a Dubai il padiglione svizzero diventerà una delle principali attrazioni dell’Expo 2020 e per quanto riguarda il numero delle visite ci aspettiamo che tocchi il 10% del totale.
Il padiglione svizzero “Reflections” ruota intorno ad aspetti chiave della cultura, della bellezza naturale e delle innovazioni svizzere trasmessi attraverso una serie di elementi interattivi e di immagini. I paesaggi mozzafiato del nostro Paese faranno da sfondo alle soluzioni proposte per un futuro sostenibile mostrando tecnologie innovative e conquiste scientifiche.
Il nostro paese si presenterà attraverso un’iconica struttura temporanea ispirata alle tende beduine. La costruzione, il funzionamento e la manutenzione del padiglione riflettono il tema dell’Expo, «Unire le menti, creare il futuro». Il padiglione stesso è costruito con elementi prodotti in modo sostenibile, sia per quanto riguarda la struttura che le parti costituite da tessuti, facili da installare e da smontare.
Il progetto svizzero selezionato – ideato dagli architetti dello studio OOS di Zurigo in collaborazione con gli studi Bellprat Partner e Lorenz Eugster – si distingue, dall’esterno, per la sua architettura audace. E anche all’interno offrirà un’esperienza unica: mentre attraverseranno il padiglione, visitatrici e visitatori non solo potranno ammirare i meravigliosi panorami svizzeri ma anche conoscere più a fondo un Paese fiero delle proprie tradizioni e insieme dotato di un’elevata capacità innovativa. Come in viaggio, il padiglione permetterà a chiunque lo attraversi di scoprire specifici valori svizzeri. Lo spazio sarà suddiviso in tre «atti», ognuno dei quali rifletterà uno dei temi centrali: «tipicamente svizzero», «scoprire opportunità e possibilità» e «unire le menti, creare il futuro».
La Viaggi Rossetti sta valutando, sempre in considerazione delle libertà di movimento, di organizzare la visita dell’esposizione universale. Nel 2015 l’offerta “Navigando all’Expo”, presentata in occasione dell’esposizione a Milano, aveva riscontrato un grande successo. Questo viaggio-studio, esclusivo per la Svizzera italiana, potrebbe rappresentare un’idea interessante. Voi, cari lettori, cosa ne pensate?
Testo a cura di Claudio Rossetti
Contatto: newsblog@viaggirossetti.ch
Link utile: http://www.viaggirossetti.ch/