Reportage nell’Alta Engadina all’insegna dello sci di fondo, della storia e della gastronomia
Testo a cura di Claudio Rossetti
PONTRESINA - Selvaggiamente romantica, soleggiata e riparata dal vento, Pontresina si trova a 1’805 metri in una valle laterale dell'Alta Engadina. Il villaggio è situato praticamente ai piedi del massiccio del Bernina con le sue due cime più famose: Piz Palü e Piz Bernina. Quest'ultimo, a 4’049 metri sul livello del mare, è la vetta più alta delle Alpi orientali. Che si tratti di meritata pace e tranquillità o di azione e varietà: Pontresina è un Eldorado per esploratori e intenditori. Durante tutto l'anno, il tradizionale villaggio del tempo libero dell'alpinismo delizia sportivi e ospiti da ogni angolo dell’Europa. Il fascino delle storiche case engadinesi e l'eleganza dei grand hotel alpini della Belle Époque invitano ancora a sognare anche nella moderna Pontresina. E poi c’è lo sport da quattro stagioni.
Ho deciso di passare un finesettimana nella regione di Pontresina per diverse ragioni. Innanzitutto per rimettere ai piedi gli sci di fondo e, accompagnato dal una guida professionista, partire alla scoperta di una regione ideale per la pratica di questa disciplina sportiva. Un’occasione anche per scoprire una realtà turistica e culturale davvero interessante e piena di spunti.
Appena giunto nel villaggio di Pontresina, camminando con il mio San Bernardo lungo la via principale, la Via Maistra, la mia attenzione è rimasta attratta da una serie di sculture di ghiaccio. Una in particolare spicca sul bordo della strada, quella di un enorme elefante poggiato sulla testa, con tanto di proboscide. L’occasione è quella del 6° Festival internazionale dell'arte della neve inagurato lo scorso 21 dicembre. Squadre provenienti da Canada, USA, Francia, Russia, Danimarca, Messico, Spagna e Svizzera hanno allestito le loro imponenti opere d'arte fatte di neve e ghiaccio. Il tema di questo evento è quest’anno la "Bella Figura”. Oltre 15 tonnellate di neve sono state spostate e lavorate. La mostra, meteo permettendo, durerà ancora per poche settimane. Gli organizzatori della mostra di Pontresina Cultura sono riusciti a portare una selezione dei migliori team a Pontresina per realizzare un altro significativo progetto artistico di arredo urbano urbano.
Sempre sulla via principale si trova anche il Museum Alpin, dove il mondo della montagna ha trovato una sede espositiva poliedrica: la fauna, la flora e la geologia delle montagne grigionesi (e del mondo intero) sono presentate qui così come pure la cultura alpina. Le mostre sull'alpinismo estivo e invernale sono un vero highlight (anche grazie ai preziosi oggetti esposti e alle proiezioni multimediali), offrendo uno sguardo ai giorni pionieristici dell'alpinismo, dalla conquista del massiccio del Bernina all'alpinismo moderno. Da ammirare anche gli allestimenti sullo sviluppo delle capanne del Club alpino svizzero. Il Museum Alpin, aperto da lunedì a sabato dalle 15:30 alle 18, si trova nella Chesa Delnon, un'imponente casa engadinese del 1716.
«In questa storica casa hanno vissuto le ultime inquiline fino alla fine degli anni Ottanta – mi spiega al direttrice Stefanie Stegemann -. Questo ha permesso di mantenere l’arredamento e la disposizione delle camere in modo molto fedele». Visitiamo assieme la “Stuba”, il salotto, dove scopriamo una scala ‘segreta’ che porta alle camere, la cucina attrezzata, le camere da letto. La possibilità di immergersi nella vita di un tempo, offre al visitatore realmente l’occasione di capire bene lo sviluppo storico e culturale di questo villaggio dell’Engadina. «La prossima esposizione temporanea sarà dedicata alla musica in alta montagna, una realtà che è sempre stata un ingrediente importante dell’offerta turistica ed alberghiera. Si pensi ai vari concerti, dal pianista all’orchestra da camera, che hanno ravvivato e rallegrato il soggiorno agli ospiti inglesi, tedeschi e svizzeri», conclude la mia interlocutrice. Un’anteprima: il 20 giugno alle ore 11 svolgerà il primo concerto della Camerata Pontresina nel bosco Tais di Pontresina. Un omaggio da non perdere. Il programma che quest’anno festeggia il suo 111mo anniversario durerà fino al 26 settembre.
Cercate un buon alloggio? Allora non posso che consigliarvi l’Albergo Steinbock. E di stambecchi ne vivono circa 1’800 sul finaco del Piz Albris, la montagna locale di Pontresina. La struttura, diretta con maestria da Anne-Rosse e Hans Walther, offre tutti i servizi di un albergo curato e tradizionale: ottima cucina, un’area spa con piscina e la “Gondolezza”. Di cosa si tratta? Di una vecchia cabina della funivia della Diavolezza che è stata trasformata in ristorante con specialità, al formaggio in particolare. La fondue è formidabile. Prenotare è d’obbligo.
Il mio reportage da Pontresina non finisce ovviamente qui: nel prossimo articolo mi avvicinerò, accompagnato per l’occasione dal maestro Megge Kündig, allo sci di fondo. Seguitemi!
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