La serie di David Fincher, che tra l'altro ha parecchi estimatori, è finita in un limbo e gli attori sono stati liberati, come andrà a finire?
LOS ANGELES - Netflix ha messo in pausa "Mindhunter", l'apprezzata serie di David Fincher su un gruppo di agenti dell'FBI che studiano il comportamento di famosi serial killer per risolvere dei delitti seriali negli Stati Uniti degli anni '70-80.
Giunto alla seconda stagione, il telefilm non è detto che ne vedrà una terza. La produzione ha infatti deciso di liberare il cast dagli obblighi contrattuali non facendo valere la clausola per il rinnovo.
Come confermato dall'azienda stessa al portale americano Deadline, il motivo è da ricercare negli impegni del regista che è al lavoro su di una pellicola per Netflix ("Mank") e sulla produzione della seconda stagione della serie animata "Love, Death + Robots". Fincher, spiega l'addetto stampa, «potrebbe tornare su "Mindhunter" in futuro ma non ha ritenuto corretto tenere in attesa gli attori».
Spesso e volentieri la terza stagione è quella critica per le produzioni targate Netflix. Spesso e volentieri, infatti, le serie vengono cancellate proprio dopo la loro seconda annata se queste risultano in qualche modo deludente rispetto alle attese.