La nuova edizione del Festival del cinema giovane è in programma dal 13 al 20 novembre
BELLINZONA - Di nuovo in presenza ma anche online. Castellinaria ritrova il calore del suo pubblico senza rinunciare a fare tesoro di quanto appreso con l’edizione totalmente in rete dello scorso anno. Tante le novità di quest'anno, come Castellineurope, e non mancheranno gli ospiti speciali: Milena Vukotic e Alessandro Gassmann.
Il Festival del cinema giovane mantiene dunque anche nel 2021 la piattaforma streaming che ha permesso di raggiungere spettatori che altrimenti non avrebbero potuto essere raggiunti e sulla quale si potrà fruire di parte dell’offerta di quest’anno, mentre l’Espocentro e il Forum di Bellinzona accoglieranno dal 13 al 20 novembre le proiezioni e gli incontri della 34esima edizione.
Largo ai giovani - Il concorso Kids e il concorso Young, da sempre gli assi portanti della manifestazione, mettono al centro il mondo dei giovani e dei giovanissimi, protagonisti grazie anche all’imprescindibile partecipazione delle scuole del cantone. "Nella vita ci sono ostacoli, ma non bisogna mai arrendersi dicendo che tanto non ci si può fare niente". È questo, a detta del direttore artistico di Castellinaria Giancarlo Zappoli, uno dei messaggi che emerge da numerosi film in concorso quest’anno. «È un messaggio che si declina in diversi modi, dalla favola ambientalista di Sihja, coproduzione finlandese, olandese e norvegese, ai non facili rapporti familiari dell’olandese I Don’t Wanna Dance, fino ad argomenti come il cyberbullismo e l’accettazione di sé, prepotentemente alla ribalta della cronaca, di cui tratta il film italiano Mi chiedo quando ti mancherò, che ha tematiche delicate che riguardano il corpo e toccano anche la sessualità. In primo piano nel programma dei concorsi poi, soprattutto in quello Young, ci sono temi legati alla condizione femminile, alla conquista dei diritti, così come un’attenzione particolare alle realtà del Medio Oriente».
Massiccia quest’anno è inoltre la presenza di produzioni o co-produzioni elvetiche, una presenza che – conclude Zappoli – «fa piacere perché sta a significare che il cinema svizzero non solo è vivo ma è anche capace di toccare le tematiche più diverse, arrivando sia al pubblico generalista, che al pubblico particolare dei giovani».
Ricco programma - Quanto mai diversificato e ricco di prime svizzere è il programma delle proiezioni serali e preserali. A cominciare dall’apertura con Ezio Bosso. Le cose che restano, toccante ritratto del grande musicista, compositore e direttore d’orchestra italiano scomparso nel 2020, film che a Castellinaria arriva accompagnato dal regista Giorgio Verdelli. The Saint of The Impossible del regista svizzerobritannico Marc Raymond Wilkins racconta una storia di mancata inclusione negli Stati Uniti, mentre Europa di Haider Rashid segue l’odissea di un migrante iracheno sulla “rotta balcanica”. La Mif dell’elvetico Fred Baillif, in collaborazione con il Festival dei diritti umani di Lugano, Kinokultur e Pro Juventute, ci porta dentro un istituto per adolescenti, mentre la commedia Robuste di Constance
Meyer propone una delle più recenti interpretazioni di Gérard Depardieu.
Ci sarà spazio per film d’animazione come l’originale La città delle cose dimenticate, del regista Francesco Filippi e del fumettista e illustratore Massimiliano Frezzato, al quale è dedicata anche una mostra luganese o come My Sunny Maad di Michaela Pavlatova, sul non semplice rapporto di una coppia formata da una ragazza ceca e un profugo afgano, senza dimenticare il tradizionale appuntamento con i cortometraggi del concorso Castellincorto che, nel 2021, cambia serata passando dal venerdì al lunedì.
Ospiti speciali - La presenza di ospiti torna quest’anno a illuminare il Festival, a cominciare da Milena Vukotic. Interprete sensibile e duttile, sia sul grande schermo che in teatro, a suo agio con registi come Buñuel o Tarkovskij quanto in pellicole come la popolarissima saga di Fantozzi, l’attrice riceverà giovedì 18 novembre il Castello d’Onore 2021. In quest’occasione, verrà dapprima proposta una delle più recenti produzioni alle quali ha partecipato, Il demolitore di camper di Robert Ralston prodotto dalla ticinese Amka Films e dalla RSI e successivamente, al momento della premiazione, il cortometraggio Ad occhi chiusi personalmente scelto da Milena Vukotic. La sera seguente a salire sul palco sarà un altro nome di primo piano del panorama cinematografico e teatrale italiano, Alessandro Gassmann che a Castellinaria presenterà in prima svizzera il suo ultimo film da regista Il silenzio grande. E sempre in prima svizzera sabato 20 novembre concluderà Castellinaria Ariaferma, storia carceraria interpretata da Toni Servillo e Silvio Orlando e firmata da Leonardo Di Costanzo, già vincitore nel 2012 a Castellinaria del Premio Tre Castelli con L’intervallo.
Nuovi progetti e collaborazioni - Oltre a tutti gli eventi che tradizionalmente completano il Festival – dalla Piccola Rassegna alla mostra - Castellinaria si arricchisce quest’anno con Castellineurope, tavola rotonda di respiro europeo incentrata sulla mediazione culturale e sulle tematiche del rapporto fra scuola e cinema.
Prende il via anche il nuovo partenariato con Kinokultur che, insieme a Castellinaria, proporrà nella Svizzera italiana le sue attività volte a trasmettere la cultura cinematografica a bambini e giovani. Si consolidano rapporti già instaurati come quello con la Ticino Film Commission che nella cornice del Festival proporrà un incontro sulla lingua italiana nel cinema svizzero e con la Settimana della
Svizzera italiana. Non mancherà infine, come nelle scorse edizioni, l’attenzione alle tematiche “green” con il Green Friday di venerdì 19 novembre e la proiezione di Now di Jim Rakete e del pluripremiato Only A Child di Simone Giampaolo, prodotto da Amka Films. A questa serata sarà presente il Movimento sciopero per il clima della Svizzera italiana che parteciperà, insieme ad altri interlocutori, ad una conversazione a seguito delle proiezioni.
Biglietti e info - Sul piano organizzativo, nel rispetto delle disposizioni sanitarie vigenti, l’accesso all’evento richiede la presentazione del certificato Covid (tutti i dettagli sul sito della manifestazione). I biglietti per le proiezioni andranno riservati scrivendo a: ticketing@castellinaria.ch
«Quest’anno abbiamo dovuto far fronte a mille incognite, a cominciare proprio dal piano pandemico», sottolinea Flavia Marone, presidente di Castellinaria. «Realizzare la 34esima edizione, sia in presenza che online, ha comportato grandi sforzi. Ma la soddisfazione per quello che siamo riusciti a proporre è grande».
«È un anno di grandi sfide – conferma Cristiana Giaccardi, direttrice operativa di Castellinaria – ed è la prima volta che il Festival si presenta in forma ibrida. La modalità online testata lo scorso anno ci ha permesso di raggiungere scuole che prima non venivano a Bellinzona, sia in Ticino che oltre Gottardo, e con la piattaforma di streaming vogliamo rimanere in contatto con questo nuovo pubblico. Oltre a ciò, proprio l’interrogarsi insieme ad altre realtà cinematografiche europee su opportunità, problematiche e integrazione delle modalità online, ha fornito la scintilla che si è concretizzata nella nuova iniziativa Castellineurope». Le modalità digitali con cui i Festival hanno dovuto confrontarsi nel periodo più acuto della crisi pandemica, sono dunque qui per rimanere. «Nel 2020, non potendo proporre il Festival in presenza – conclude la presidente Flavia Marone – abbiamo accantonato riserve che ci permettono ora di realizzare questa edizione double face, grazie ai nostri sponsor ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Il profilo finanziario, definito in un periodo in cui la pandemia non era all’orizzonte, dovrà gioco forza adeguarsi all’evoluzione generale e alle contingenze che si sono create affinché Castellinaria possa continuare a proporre un’offerta di qualità e stare al passo con i tempi».
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