Nel corso della sua deposizione l'attrice ha ricordato l'episodio, innescato da una risata in merito a un tatuaggio
FAIRFAX - Mercoledì è iniziata la deposizione di Amber Heard nel processo che la vede accusata di diffamazione dall'ex marito Johnny Depp. È uno dei momenti chiave del procedimento per diffamazione - con richiesta di risarcimento da 50 milioni di dollari -, giunto alla quarta settimana.
L'attrice ha ricordato come la scintilla tra i due sia scattata nel 2011, sul set di "The Rum Diary". Le cose sarebbero peggiorate dopo circa un anno dall'inizio della loro relazione, quando Depp avrebbe ripreso a bere e ad avere relazioni con altre donne. Si arriva quindi al primo presunto schiaffo: Depp avrebbe alzato le mani su di lei in risposta a una risata su un suo tatuaggio (la celebre scritta "Wino", modificata dopo la fine del rapporto tra la star di Hollywood e Winona Ryder). «Ho riso solo perché pensavo stesse scherzando. E mi ha schiaffeggiato in faccia. Ho riso perché non sapevo cos'altro fare. Non lo dimenticherò mai, mi ha cambiato la vita» ha affermato Heard.
La 36enne ha dichiarato in aula che le presunte aggressioni di Depp avrebbero coinciso con l'abuso di droghe e alcol. Depp aveva spiegato di non essere mai stato «fuori controllo» nelle situazioni in cui aveva alzato il gomito. Heard assicura, con la voce rotta dall'emozione, che l'ex fosse tutta un'altra persona nei momenti di sobrietà. «Volevo che guarisse. E mi ha detto così tante volte» in quei momenti «"Hai salvato la mia vita. Bambina, mi hai salvato la vita"».
Nelle prossime ore Heard tornerà nuovamente sul banco dei testimoni.