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A Locarno corsi di danza, teatro e musica in un unico luogo. A settembre-ottobre l’apertura.
LOCARNO - Soltanto una coincidenza? Sarebbero in molti a dire di no. Sì, perché è proprio in Via Ballerini che sta nascendo una nuova scuola di danza, musica e teatro: l'Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) che vuole fare dell’interdisciplinarità il suo punto di forza. Ne abbiamo parlato con la direttrice Valentina Rampazzi.
«I miei due fratelli e io siamo tutti professionisti delle arti sceniche: una ballerina, un’attrice e un musicista». I tre hanno sempre vissuto le proprie discipline come strettamente legate e hanno sempre sentito la mancanza di un luogo in Ticino in cui venissero valorizzate e insegnate insieme. Proprio per questo motivo «ci siamo messi al lavoro per creare la scuola dei nostri sogni».
Per la direttrice di ATAS sono molti i vantaggi che un approccio interdisciplinare è in grado di conferire alla formazione dei giovani artisti: «Da un punto di vista strettamente professionale l’interdisciplinarità favorisce uno sviluppo più completo delle capacità artistiche». Ma non solo, perché la combinazione di danza, teatro e musica è anche in grado di «migliorare la gestione dello stress e di sviluppare le capacità di concentrazione», aspetti che si ripercuotono positivamente sulla vita di tutti i giorni.
Sostenuto dall'ente regionale per lo sviluppo del Locarnese, in quanto in grado di «arricchire il panorama culturale del territorio» ATAS vuole dare la possibilità agli allievi di seguire corsi di tre discipline nelle stesso luogo. Il fatto di avere un'unica scuola per tutte e tre le discipline integra, al suo interno, un aspetto di praticità: «Sia per gli allievi che per i genitori, è molto più pratico poter seguire tutti i corsi nello stesso luogo, evitando spostamenti e traffico per andare da una scuola all'altra».
Al momento, i lavori di ristrutturazione dell'edificio che ospiterà la scuola sono ancora in corso. Ma a partire da settembre-ottobre ATAS aprirà le sue porte a tutti colori che vorranno approcciarsi al mondo dell'arte senza doversi concentrare su un'unica disciplina.
