Il terzo genito della cantante sosteneva di essere suo unico ereditiero, insieme a una cugina. Il resto della famiglia tagliato fuori
WASHINGTON - Una giuria del Michigan ha stabilito che il testamento valido della regina del soul Aretha Franklin, morta di cancro nel 2018, è quello del 2014 trovato sotto il cuscino di un divano, e non quello del 2010 rinvenuto nel cassetto chiuso a chiave di una scrivania.
Una diatriba legale che aveva diviso i figli della cantante e che vede vincere tre di loro contro il terzogenito Ted White. «Ci voleva diseredare», avevano accusato.
Ted White sosteneva che l'unico testamento valido fosse quello del 2010 che lo nomina unico rappresentante della fortuna della madre assieme a una nipote, mentre Kecalf ed Edward Franklin, secondo e quarto figlio della star, asserivano che prevalesse la versione successiva.
In quelle carte è Kecalf a essere nominato co-esecutore testamentario e a ereditare, assieme ai suoi nipoti, la villa della madre, una residenza da 1,2 milioni di dollari che l'avvocato di Edward ha descritto come «il gioiello della corona».