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Il 1° ottobre l'attrice premio Oscar riceverà il Golden Icon Award e presenterà il film "Memory"
ZURIGO - Va a Jessica Chastain il Golden Icon Award dello Zurich Film Festival (ZFF). Lo hanno annunciato poco fa gli organizzatori della rassegna cinematografica zurighese.
L'arrivo sulle rive della Limmat dell'attrice statunitense, premio Oscar per "Gli occhi di Tammy Faye", sarà uno dei momenti clou dell'edizione 2023, si legge nel comunicato stampa odierno. Il 1° ottobre Chastain presenterà il suo ultimo film "Memory", insieme al regista Michel Franco e al co-protagonista Peter Sarsgaard (recentemente premiato a Venezia).
«Jessica Chastain è una delle attrici più straordinarie della sua generazione. Si caratterizza per la scelta intelligente dei ruoli e sa come dare profondità ai suoi personaggi», spiega Christian Jungen, direttore artistico dello ZFF. «Affascina sempre con la sua presenza e grazia, eppure i suoi personaggi sono sempre con i piedi per terra. Jessica è una vera icona del cinema americano».
Non si tratta della prima apparizione della star sugli schermi zurighesi: lo ZFF ha già proiettato diversi film con lei nel ruolo da protagonista. L'entusiasmo per il suo arrivo a Zurigo è senz'altro giustificato, secondo Michel Franco (già presidente della giuria dello ZFF 2020): «“Jessica è probabilmente la migliore attrice negli Stati Uniti al momento e non è esagerato dire che è la migliore attrice del mondo».
In "Memory" Chastain interpreta Sylvia, un'assistente sociale di New York che conduce una vita semplice e strutturata: sua figlia, il suo lavoro e le riunioni degli Alcolisti Anonimi. La situazione cambia quando un ex compagno di scuola, Saul (Sarsgaard) la segue a casa dalla riunione del liceo - un incontro fatidico che ha conseguenze di vasta portata per entrambi. "Memory", sottolinea lo ZFF, «è un dramma d'amore profondo e magistralmente messo in scena».
I precedenti vincitori del Golden Icon Award includono Glenn Close, Hugh Grant, Diane Keaton, Richard Gere, Arnold Schwarzenegger, Sean Penn, Sharon Stone e, dallo scorso anno, Sir Ben Kingsley.
