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Samuele Bersani: «Ho avuto un tumore al polmone»

Il cantautore ha rivelato durante il concerto agli Arcimboldi di Milano il motivo dello stop al tour lo scorso anno
Foto Imago
Fonte Corriere della Sera
Samuele Bersani: «Ho avuto un tumore al polmone»
Il cantautore ha rivelato durante il concerto agli Arcimboldi di Milano il motivo dello stop al tour lo scorso anno

MILANO - Come Luca Carboni. Strano destino quello di Samuele Bersani, che ha scoperto di avere un tumore ai polmoni proprio come quello di cui è stato affetto l'amico e collega bolognese. Fortunatamente la diagnosi non si è rivelata severa e la stadiazione accertata era di grado 1. All'inizio.

A rivelarlo è stato lo stesso cantautore durante il concerto di ieri sera al Teatro Arcimboldi di Milano, spiegando così i reali motivi che l'hanno portato lo scorso anno ad annunciare lo stop al suo tour.

«Non ho fatto interviste con nessuno su questo argomento - ha detto a un certo punto al pubblico in una pausa del concerto - ho preferito che arrivassero i concerti per raccontarlo direttamente, così anche da essere un po' di aiuto a quelli che o vivono un periodo analogo o hanno paura di farsi un esame di prevenzione magari. Ho avuto un tumore ai polmoni e ci sono arrivato in tempo, perché per fortuna non ho dovuto fare né chemio né radio, però significa che mi sono dovuto fare togliere un lobo, un pezzettino di polmone, che per il mio mestiere non è che sia proprio...il massimo».

Bersani ha proseguito il racconto dicendo di averne parlato a un suo amico, «che sembrava uno di quelli che aveva paura di sottoporsi a degli esami e invece no: ho capito che era spaventato dall'idea di potere spendere una certa cifra per fare questi esami, perché purtroppo con il servizio pubblico che era una delle nostre fiches da giocarci con gli altri nel mondo, le cose sono andate un po' in malora. Poi mi dice: "eh va beh però quanti soldi devi metterci?". E io l'ho guardato - è un ragazzo che vive vicino a casa mia a Bologna - e ho visto che aveva forse 10mila euro di tatuaggi sul braccio destro e altri 5mila sul braccio sinistro. E allora gli ho detto, guarda, con un taguaggio in meno ti vai a fare un controllo. Non bisogna avere paura di andare a controllarsi e di quello che può succedere».

Ne ha parlato, di quel periodo di malattia, come di «uno dei più grigi della mia vita». E deve proprio a Luca Carboni il merito di essere riuscito a prendere per tempo il tumore. «Ho visto cosa accadeva a Luca - ha spiegato poi dietro le quinte - io e lui abbiamo fatto lo stesso percorso, eravamo due fumatori e abbiamo avuto lo stesso spacciatore d'ansia, Lucio Dalla, quindi ho detto "aspetta che mi controllo anche io"».

Una tac prescrittagli da un medico che gli aveva salvato la vita molti anni prima si è rivelata provvidenziale: quella macchia era al principio della sua diffusione e con l'operazione è stata eliminata definitivamente.

Bersani ha anche rivelato che quando è andato a dire a sua madre che aveva scoperto di avere un tumore al polmone, lei gli ha risposto: «Anche io». Lo stadio della malattia, curiosa coincidenza, era lo stesso del figlio: stadio 1.




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