Vigoressia: Amore per il proprio corpo o ossessione per il fitness?

Un vero e proprio disturbo che colpisce anche le donne. Soprattutto quelle in carriera. E con un unico obbiettivo: avere un fisico “performante".
Soffrire di vigoressia significa essere ossessionati dal proprio corpo.
E' un disturbo che colpisce la maggior parte dei visitatori e delle visitatrici delle palestre, i maniaci della linea, del fisico scolpito
e della dieta a qualunque costo.
La popolazione maggiormente interessata sono le donne in carriera e gli uomini oltre i trent’anni.
Riguarda anche le giovani donne e le adolescenti, soprattutto quelle che non tollerano di assistere impotenti al cambiamento della propria fisicità.
Il fitness è sicuramente di beneficio per la nostra salute.
Quando però da passione per il sentirsi in forma diventa ossessione, quando si trascorrono ore e ore in palestra alla ricerca illusoria della perfezione
e si intraprendono diete squilibrate iperproteiche e povere di grassi, “infarcite” di integratori d’ogni genere,
ci possono essere serie conseguenze per la salute.
Per esempio alterazioni del metabolismo, depressione, disturbi cardiovascolari e del sistema nervoso, quindi un vero e proprio esaurimento psicofisico.
Alla base del disturbo vi sarebbero la mancanza di autostima e la necessità di sentirsi accettati.
Tale bisogno attiverebbe un processo di annullamento che conduce ad un incessante esercizio fisico e a diete iperproteiche per un unico obbiettivo:
avere un fisico “performante".
L’errore più comune dei “drogati di fitness” è di mettersi a dieta dopo aver ascoltato suggerimenti in pillole, senza consultare il medico e iscrivendosi
alla palestra più in voga.
I discorsi più gettonati sono la perdita di peso, i ritrovati per tonificare o creme per ridurre l’adipe.
Operano una e vera e propria distorsione nella percezione del fisico: non si sentono mai a loro agio nel prorpio corpo, si percepiscono sempre inadeguati e si avvertono sempre con quei chili di troppo.
Una manipolazione corporea dunque, che incide nella carne il timore di non piacere agli altri, paure legate a ciò che si considera “valore”
per l’accettazione sociale.
Da rifletterci.
Per approfondire




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!