"Blah" sfoggia atmosfere tropicali che il videoclip di Niccolò Castelli restituisce da un'ambientazione iper-ticinese
LUGANO - "Blah" è l'ultimo singolo dei Monte Mai.
Il trio formato da Anais Schmidt (voce), Fabio Pinto (voce e chitarra) e Fabio Besomi (basso) ha debuttato a febbraio con "What You Wanna Know" e ora propone questo eccellente esempio di avant-pop giocato su una commistione di avvolgenti sonorità elettriche, ritmi più sostenuti e voce angelica. Ne abbiamo parlato con Fabio Besomi.
Il vostro primo singolo era una storia di San Valentino, infatti l'avete pubblicato in quella data. Come descriveresti "Blah"?
«È il brano che segna l'approdo di Anais nel progetto. È stato uno dei primi che abbiamo scritto a sei mani ed è rappresentativo del nuovo corso di Monte Mai: ci siamo un po' spostati dalle sonorità indie che ci contraddistinguevano, per portarci verso un sound più "disco-baleare". Il tutto si traduce in arrangiamenti elettronici e in una ritmica più sostenuta e incalzante».
Che puoi dirci a proposito delle liriche?
«"Blah" parla di un'incomprensione che emerge fra due persone: c'è questa specie d'inc...tura che viene quasi urlata, a un certo punto».
L'inserimento di Anais ha avuto un ruolo decisivo nel delineare il vostro percorso sonoro?
«In qualche modo sì. Anche come stimolo, se vogliamo: con lei è arrivata qualche idea melodica diversa e chiaramente il timbro della sua voce ci ha portato a lavorare diversamente sugli arrangiamenti. Nei cinque pezzi che io e Fabio Pinto avevamo già scritto si è inserita, ma facendo un po' quello che le abbiamo chiesto di fare. In questo caso, e per i brani che sono venuti dopo, è stata parte integrante del processo compositivo. È stata senz'altro fondamentale per ciò che Monte Mai è ora».
Com'è nata la collaborazione con Niccolò Castelli per il videoclip?
«Prima di tutto è un caro amico, con il quale avevamo già avuto modo di collaborare con Rocky Wood, il mio precedente progetto. Ha sempre apprezzato il nostro lavoro (e la cosa è reciproca): quando si è mostrato disponibile a realizzare un video abbiamo preso la palla al balzo. Abbiamo proposto di fare un clip nel quale ci si vede suonare dal vivo - anche per poterlo usare come promozione, per far vedere alle persone chi siamo e cosa facciamo. Ma Niccolò non voleva fare il tipico live video, così alla fine è uscita una cosa un po' diversa».
Dove siete andati a girare?
«Sono un po' un amante delle valli e ho scoperto questa Legiuna, nei pressi di Malvaglia: una specie di gola che entra nella valle. Abbiamo fatto dei sopralluoghi e abbiamo deciso di girarlo lì, con questa forma un po' onirica e immersa nella natura selvaggia. Che si sposa bene (tanto che abbiamo voluto sottolineare questi aspetti proprio con il video) con quegli elementi un po' tropicali che ci sono nel pezzo, quei suonini che sembrano quasi urla di scimmie...».
Cosa mi puoi anticipare dell'album di debutto?
«Inizialmente si era pensato di farlo uscire in primavera, ma parlando con l'etichetta (la On The Camper Records, ndr) abbiamo convenuto che non ha molto senso, data la situazione. Quindi uscirà molto probabilmente a ottobre».
Vedo poi che farete parte di una rassegna particolare a Baden (AG)...
«A inizio febbraio faremo una residenza all'One Of A Million Festival, nel corso della quale testeremo il materiale live insieme a un fonico e un tecnico luci. Castelli verrà a girare un video e i tre concerti che saranno trasmessi da alcune radio zurighesi credo. Sarà un vero e proprio live (con un pubblico limitatissimo, 5-10 persone) in una vecchia fabbrica di Baden, che ci permetterà di metterci alla prova».