Il nuovo singolo del cantautore è un invito a ritrovare la voglia di stare bene insieme
LUMINO - "Ho fiducia in te" è l'ultimo singolo pubblicato da Max Deste.
Si tratta di una ballata con forti riferimenti all'attualità, scritta dal cantautore ticinese (all'anagrafe Massimiliano De Stefanis), arrangiata da Roberto Colombo e Riccardo Di Filippo all'Heaven Recording Studio. Nei prossimi giorni verrà pure pubblicato il videoclip: «Sarà pronto per il 28 febbraio» spiega Deste.
Il brano parla della messa in discussione dei rapporti tra le persone, causati dalle misure anti-contagio (in primis dal "distanziamento sociale") e dalle conseguenze sulla salute psichica di ognuno di noi. «È quindi anche il momento giusto per porre l’accento sulle grandi risorse insite in ognuno di noi, e farci coraggio a vicenda» afferma Max, che il 21 marzo prossimo pubblicherà il suo nuovo Ep, "Antidoto 21". Gli abbiamo chiesto di articolare ulteriormente il suo pensiero.
La pandemia ci ha reso più diffidenti nei confronti degli altri?
«Certamente ci ha allontanati sul piano fisico. È come se avessimo eretto dei muri attorno a noi. Evitiamo baci, strette di mano, abbracci e, soprattutto, non decodifichiamo più le emozioni espresse dai muscoli facciali, quando queste emozioni sono celate dalle mascherine. Come docente di scuola media, queste dinamiche le sperimento tutti i giorni con i ragazzi; con loro ci sarà un importante lavoro di recupero proprio di questa dimensione. A maggior ragione la fiducia è un ingrediente fondamentale per ripartire».
C'è, ora più che mai, la giusta attenzione nei riguardi della salute psichica dell'individuo?
«Se ci fosse, non ci sarebbero le statistiche allarmanti che leggiamo ormai da anni. Siamo entrati nell’era del “presentismo”. Dobbiamo rispondere agli input esterni in tempo reale. Ma non siamo macchine, almeno, non ancora… Non ci diamo pertanto il tempo necessario per capire, accettare e poi lasciare andare le emozioni che ci disturbano. Ovviamente l’attuale crisi genera ulteriore incertezza, aggravando il tutto. L’igiene mentale dovrebbe perciò essere una priorità. Ciò non significa un aumento dell’uso di farmaci o di altre sostanze che ci distraggono da noi stessi: dobbiamo ripartire dall’incontro dei nostri corpi, delle nostre menti, dei nostri cuori. Non posso che suggerire di praticare la meditazione. Aiuta molto, ed è gratis…».
Quali saranno le qualità più necessarie, quando avremo un mondo finalmente libero dal virus?
«Empatia, compassione, ottimismo…. In una parola fiducia, in noi stessi e nel prossimo. Abbiamo l’occasione di ripartire su nuovi binari, per un mondo più sostenibile e meno materialista. Lo dobbiamo fare insieme, lasciando un po’ da parte lo spirito individualista che domina i nostri tempi».
Di quali "ingredienti" sarà composto il tuo "Antidoto 21"?
«Sul piano dei contenuti, non vorrei mettere troppa carne al fuoco. Sul piano musicale posso anticipare che si tratta di d'ingredienti freschi, vitali, primaverili, la cui produzione è curata abilmente dall’Heaven Recording Studio di Lugano. Aspettate dunque il 21 marzo per scoprirli!».