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CANTONE“A better way”, Mad Mantello fa tutto da sé

15.03.21 - 06:30
O quasi, nel nuovo singolo tutto da ascoltare del giovane asso delle sei corde luganese
MadMantello
“A better way”, Mad Mantello fa tutto da sé
O quasi, nel nuovo singolo tutto da ascoltare del giovane asso delle sei corde luganese

LUGANO - Locali aperti non se ne parla, concerti? Figurarsi (anche se, con le nuove misure dal 22 marzo, chi lo sa). E allora ti capita che anche che lupi da band, come l'abile chitarrista luganese Mattia “Mad” Mantello, ritornano in chiave inedita e... solitaria.

Apparso in questi giorni sulle consuete piattaforme streaming il suo primo singolo firmato con (sopran)nome e cognome: “A better way”. Una semi-ballad a tutta chitarra blueseggiante, in puro stile americano. Come piace a lui, insomma. 

Com'è nato, e di cosa parla il brano?

“A Better Way” è un invito a vivere le proprie scelte più attivamente e consapevolmente, che riguardino la sfera più sociale ma anche l’accettazione e il rispetto della propria realtà come individui. È un brano che era in un cassetto da diversi anni ormai, ma forse ora è il momento in cui lo sento più nelle mie corde.

Come ti vedi in questa nuova veste da songrwiter?

In realtà è un brano che ha segnato un po’ la transizione da Drivin’ Mad (il suo trio, ndr.) a Mad Mantello. È stato registrato ormai nel lontanissimo febbraio del 2018 al BR sound studio di Romeo Pazzinetti con il fidato David Cuomo alla batteria, Federico Albertoni al basso e Matteo Ballabio alle tastiere. Non è la prima volta che mi metto in veste di songwriter, già in tempi non sospetti con i The Flag e poi con Drivin Mad svolgevo lo stesso ruolo, ora sono solo meno nascosto. 

Domanda di rito ai musicisti in pandemia, come te la stai passando? 

Esattamente un anno dopo l’inizio di tutto questo le mani cominciano un po’ a tremare, non lo nego. Ho però avuto l’occasione d'intraprendere piccole stradine sterrate che pian piano si stanno asfaltando.

Chiaramente la situazione è tragica sotto vari aspetti, dall’altra parte fortunatamente la musica offre infinite possibilità e trovo che in generale sia necessario essere sempre di più in grado di adattarsi alle cose che cambiano.

Le lezioni di chitarra fortunatamente sono rimaste un’àncora alla normalità, anche se a causa della mascherina molti allievi non li ho mai nemmeno visti in faccia (ride).

Quali piani per il futuro? Torneranno i Drivin Mad (dicci di sì, dai)

Oltre al pubblicare nuovi brani e scrivere nuovo materiale, stanno nascendo e sono nate nuove collaborazioni che mi fanno sperare in una ripartenza col botto prima o poi.

I Drivin Mad sono in profondo letargo, ma magari riemergeranno affamati di pentatonica e volumi impegnativi sotto un’altra forma.

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