Questo singolo segna l'incontro artistico tra Soliloquio e il siciliano Marco Cita
CAPRIASCA - S'intitola "Girotondo" l'ultimo singolo pubblicato da Soliloquio (alias Malcom De Marchi) per la Visory Records Suisse. Per l'occasione il rapper ticinese è stato affiancato dal cantante siciliano Marco Cita.
Un brano che «per noi ha un valore inestimabile» spiegano i due artisti coinvolti nel progetto. «Se ascoltato a occhi chiusi, riesce a trasportare e condurre chiunque all’interno di un viaggio ben preciso». Per Malcom e Marco, «questo viaggio è stato quello che ci ha fatto conoscere. L’abbiamo cantato la prima volta l’estate scorsa, sotto il sole torrido di luglio, nel giardino di Villa Borghese, dopo i casting di Amici». Quell'esperienza era già stata alla base del precedente singolo di Soliloquio, "Olimpico".
Quella del talent televisivo italiano è stata un'esperienza agrodolce per i due artisti: «Entrambi non siamo stati selezionati, ma nonostante ciò ci siamo ripromessi che niente al mondo avrebbe impedito che le nostre strade si ricongiungessero e così è stato. La promessa è stata mantenuta». Marco Cita è infatti venuto in Svizzera per registrare i suoi primi lavori etichettati Visory Suisse ed è stata l'occasione per incidere "Girotondo" al NEA music room di Ponte Capriasca e per girare il relativo videoclip.
«Abbiamo scelto "Girotondo" perché, nonostante il brano fosse stato scritto prima del nostro incontro da Soliloquio, il testo narra di valori e aspirazioni che accomunano entrambi e in cui Marco Cita si è saputo immedesimare perfettamente, scrivendone così i differenti ritornelli». Due ragazzi nati a migliaia di chilometri di distanza, ma con un vissuto che risulta simile in molti aspetti: «Entrambi viviamo in una realtà piccola, la campagna palermitana e ticinese, che porta la gente che ci circonda a essere poco stimolati in percorsi artistici e fuori da quello che vieni definito “l’ordinario”. Per questo in ognuno di noi è sorta maggiormente la voglia di far prevalere il nostro sogno e anteporlo ai giudizi esterni».
Una frase cruciale di "Girotondo", che riassume buona parte del significato del brano, è: “Sono in perfetta armonia con il mondo e le mie assurdità”. Lo scopo, dunque, è «riuscire dunque a far combaciare le proprie fantasie e immaginazioni con le persone e con il mondo che ci circonda. Attraverso l’ispirazione dell’omonima canzone di Fabrizio De André (pubblicata in "Tutti morimmo a stento" nel 1968, ndr), cantiamo quindi di un mondo colmo zeppo di problemi, ma che con l’innocenza e l’energia dei sogni possiamo affrontare giorno dopo giorno, creando la nostra strada, fatta di quello che abbiamo sempre desiderato: cantare, scrivere fare musica, esprimerci liberamente nutrendoci d’arte e di energia per poterla diffondere a coloro che ci ascoltano».