L'icona del cinema afroamericano aveva 89 anni
WASHINGTON - Addio al regista e attore Melvin Van Peebles: l'icona del moderno cinema afroamericano e il pioniere dei film indipendenti americani è morto a 89 anni nella sua casa di Manhattan. Lo ha annunciato il figlio Mario, anche lui regista e attore.
Il padre è stato pure sceneggiatore, produttore cinematografico, compositore, montatore, pittore, giornalista e scrittore, tanto che il New York Times lo definisce un «uomo rinascimentale».
È considerato il fondatore del genere 'blaxploitation' (fusione delle due parole inglesi black ed exploitation, per indicare le pellicole realizzate a basso costo avendo come pubblico di riferimento gli afroamericani) grazie al suo film Sweet Sweetback's Baadasssss Song, diretto tra mille difficoltà nel 1971. È un film politico, uno dei primi, se non il primo, che vede un afroamericano protagonista e vincente. «Volevo fare un film vittorioso, in cui i neri potessero uscire a testa alta», spiegò il regista.
Il film inizia con una didascalia eloquente: «Questo film è dedicato a tutti i fratelli e le sorelle che ne hanno abbastanza dell'uomo bianco», mentre al posto del cast viene menzionata la «comunità nera» come protagonista del film. Il film ebbe un successo clamoroso: costato appena 150.000 dollari, ne incassò più di quindici milioni.
Van Peebles ha aperto la strada anche ad autori afroamericani quali Spike Lee e John Singleton.