Se lo chiedono i Bumblebees con "Older", il loro singolo estivo
LUGANO - "Older" è il nuovo singolo firmato Bumblebees. Una nuova anticipazione di quello che sarà il nuovo album della band ticinese, la cui uscita è prevista per il mese di ottobre tramite la prestigiosa etichetta svizzera Radicalis? Conterrà dieci brani, mi svela Andrea Piffaretti che, insieme ai fratelli Emanuel e Valentin Kopp, a Francesco Fabris e Nicolò Tama compone il sodalizio artistico. Il titolo? "Paper Boat".
Torniamo invece a "Older": come sono i primi riscontri?
«Finora piuttosto positivi, sia da parte dei fan che guardando ai passaggi radiofonici. L'interesse c'è. Anche perché è un singolo molto orecchiabile e accessibile, con un ritornello molto "catchy" e che rimane in testa. Più di tutte le altre che abbiamo pubblicato finora».
L'avete scelta perché pensate che sia la più "estiva" tra le canzoni del nuovo disco?
«È decisamente il nostro singolo estivo. Ragionando sui vari brani, abbiamo concordato che la sua leggerezza e il suo essere "frizzante" si sposassero bene con il periodo».
Cosa succede al protagonista?
«Quello che ci è successo negli ultimi quattro anni, dal nostro precedente album "Dancing Dots In The Dark". Una domanda ci frulla nella testa: siamo noi che stiamo invecchiando o è il mondo che gira più velocemente? È Una riflessione giocosa-ironica sul passaggio tra la fanciullezza e la maturità. Sai, fino a pochissimo tempo fa eravamo tutti studenti e ora c'è chi ha finito l'università o altre scuole, c'è chi ha iniziato a lavorare, chi vive con la compagna... Il nostro mondo è radicalmente cambiato, tanto da averci un po' colto di sorpresa».
Una riflessione che riguarda la vostra esperienza ma, dopo il 2020, può valere benissimo per migliaia di persone...
«È indubbiamente un brano di attualità, anche se è stato per nulla intenzionale. Come sempre cerchiamo di rivolgerci al maggior numero di persone possibili, in modo che tutti possano identificarsi in questo nostro mondo. Il testo di per sé non dà una risposta che noi non l'abbiamo. Viviamo il momento, e basta».
Cosa c'è di diverso tra questo e il vostro precedente singolo, "Roving Mind"?
«Quest'ultimo ricalca gli scenari e l'emotività del nostro primo disco. È molto più intimo, sia nelle sonorità che nel testo. Parliamo di due sentimenti diversi: si passa dalla vulnerabilità di "Roving Mind" all'approccio introspettivo, ma più ironico, di "Older"».