Il mondo fantasy de “Il Trono di Spade” ritorna in grande stile ma è solo l'inizio di un autunno fantastico
LUGANO - Ore 3 di mattina sulla Rts, oppure alle 22.30, e alle 4:10 su Sky Svizzera. Gli appassionati già sanno di che stiamo parlando, per tutti gli altri probabilmente sarà necessario spiegarlo.
È proprio oggi, 22 agosto, il giorno del ritorno in televisione del grande fantasy firmato George R. Martin con “House of the Dragon” (la casa del dragone, ndr.) prequel dell'epocale “Il Trono di Spade”.
Dopo gli Stark, questa volta, al centro del dipinto ci sono i domatori di draghi Targaryen reggenti di una Westeros in pieno fulgore ma non priva di drammi e lotte intestine.
Come la precedente, nemmeno per questa serie HBO si è risparmiata mettendo in piedi una delle più grandi produzioni televisive di sempre, con un costo mediano per ogni episodio attorno ai 20 milioni di dollari per un totale di 200 milioni. Addirittura di più delle imponenti ultime puntate de “Il Trono”, che aleggiavano attorno ai 16 milioni, per un totale finale di 100 milioni.
Insomma, è abbastanza chiaro che la rete americana stia puntando parecchio su questo ritorno in uno dei mondi fantasy più amati. L'obiettivo dichiarato è ovviamente mettere pressione a una Netflix parecchio traballante, puntando su un marchio originale molto forte e di sicuro richiamo.
In questo senso, “House of the Dragon” non poteva arrivare in un momento migliore e ci trasporterà, episodio dopo episodio, fino all'inverno. Se sarà un altro trionfo lo decideranno una serie di cose, fra i quali la qualità della serie e l'interesse generale del pubblico in un ritorno a Westeros dopo la mezza (se non totale) delusione della chiusura della saga precedente (anzi, seguente, a ben vedere).
Altro fattore di cui non si può tenere conto è la concorrenza, no non di Netflix, ma di Amazon Prime Video che il 2 settembre lancia il suo di kolossal fantasy pigliatutto: “Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere“. Costata quasi mezzo miliardo di dollari, e su cui Prime si gioca quasi tutto, farà sicuramente parlare di sé e - ne siamo sicuri - i paragoni si sprecheranno.
D'altronde le due produzioni hanno molti punti in comune: sono storie inedite (o poco note) di due mondi fantasy molto amati, hanno tantissimi personaggi (in diverse linee temporali) e non si risparmiano in effetti speciali.
Insomma, questo autunno ci aspetta un vero e proprio derby fantastico, e il fischio d'inizio - ce lo immaginiamo come un corno - è appena stato suonato. Chi la spunterà? Difficile saperlo, ma potrebbe anche essere un pareggio.