Intervista al cantautore locarnese: «La tragedia di George Floyd mi colpì come un pugno allo stomaco». Presto il concerto.
LOCARNO - “I cannot breathe”, non posso respirare. Lo canta, lo suona, lo grida al suo pubblico il cantautore locarnese Elias Bertini. Un testo denuncia, dal ritmo incalzante e graffiante (grazie anche agli assoli di chitarra elettrica di Gian Marco De Feo), quello del suo nuovo singolo, realizzato in collaborazione con la partner artistica Camila Koller e uscito a Novembre.
Il singolo - Già dal primo ascolto, la canzone sa rapire l’ascoltatore per trasportarlo al di là dell’Oceano. Negli Stati Uniti, là dove Elias mette in musica la tragedia di George Floyd, ucciso dalla polizia lo scorso 2020. Una tragedia le cui immagini avevano scioccato il mondo intero. Un testo e un sound denuncia, quello del cantautore, che spingono il pubblico a riflettere sulla sproporzione nell’uso della forza e sulla prevaricazione dei forti sui deboli.
Il video "ticinese" - A corredo del singolo, anche un video made in Ticino, realizzato dagli studenti della CISA, Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di locarno. Nelle immagini, di grande impatto, Elias Bertini è protagonista di una lotta per non soffocare: sotto una coltre di vernice bianca, Elias cerca di avere la meglio con la sola forza della musica.
L’intervista - Elias ciao, come nasce “I cannot breathe”, come la definiresti e che significato ha per te? «Le canzoni, per quel che mi concerne, nascono sempre da lunghe ore passate alla chitarra o al piano, cercando di trovare una sequenza d'accordo, una linea melodica, che portino con sé quella magia che le renda riconoscibili».
«"I cannot breathe" è arrivata proprio così, figlia d’una giornata assai monotona, nella quale avevo quasi perso le speranze che dalla tastiera uscisse qualcosa di buono. Dopo qualche settimana, le ho associato un testo: le parole sono un inno alla libertà, contro qualsiasi forma di dittatura più o meno esplicita. Credo sia un tema di grande attualità; d’altronde, quale sarebbe la funzione di un artista se non quella di farsi interprete critico del mondo che lo circonda? Poi, ci fu anche la questione di George Floyd che mi colpì come un pugno allo stomaco».
Dove potremo ascoltarla? «Abbiamo iniziato da qualche la promozione. Oltre che ad ascoltarlo sulle principali emittenti radiofoniche in Ticino e in Svizzera, il brano verrà pubblicato sui miei social e sulle piattaforme online (itunes, ecc.). Su youtube ci sarà invece il video musicale».
Prevedi un album a seguire? «Credo che il tempo degli album, nella frenesia d’oggi, sia un pochino tramontato. Ho diversi singoli già prodotti che farò uscire nei prossimi mesi. Poi, chissà… sarebbe bello farne una raccolta».
Quando potremo vederti in concerto in Ticino? «Il 10 dicembre suonerò con la band al Teatro Cambusa di Locarno, nell’ambito di una rassegna vedrà molti artisti ticinesi sul palco. Il 30 dicembre sarò invece ad Ascona, in duo con Camila Koller, all’altra Cambusa, quella già teatro di stupende serate nell’ambito di JazzAscona. Il 5 luglio, infine, sarò ospite del sempre suggestivo parco Orselina».
La discografia - Elias Bertini torna dunque con un nuovo singolo dopo il suo primo album da solista, “Your Perfume” (2016), che lo aveva portato nella top100 radio charts in Germania, grazie al singolo “Elephant”. Nel 2017 pubblica “Wonderful” (2017), nominato, nell'ottobre dello stesso anno, “canzone del mese” dalle maggiori radio in Svizzera. Si susseguono poi i singoli di successo, come: “Awkward”(2018), “Farah” (2018), “Bye little world” (2019), “The Moon” (2021), “Sherlock Holmes” (2021).