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"Terre Brûlée", un orizzonte sconfinato e drammatico

MUSICA"Terre Brûlée", un orizzonte sconfinato e drammatico

29.12.22 - 09:30
Un viaggio nell'universo post-ambient di Emmanuel De La Paix
BROQUE
Emmanuel De La Paix.
Emmanuel De La Paix.
"Terre Brûlée", un orizzonte sconfinato e drammatico
Un viaggio nell'universo post-ambient di Emmanuel De La Paix

LUGANO - "Terre Brûlée": un termine dal vocabolario della guerra (quanto mai appropriato, con un conflitto in corso) ma anche una tragica constatazione di come l'umanità sta lasciando il pianeta alle generazioni future. È il titolo del disco di Emmanuel De La Paix, talentuoso musicista che da qualche tempo vive in Ticino.

Nell'album, pubblicato per l'etichetta broque.de specializzata in musica elettronica, troviamo nove tracce che spaziano tra sonorità post-rock, shoegaze e verso orizzonti aperti e sconfinati. La grande capacità di De La Paix nel guidare lo spettatore nelle atmosfere cinematografiche da lui stesso create rende l'ascolto un vero e proprio viaggio, a tratti tranquillo ma in alcuni frangenti ben più drammatico. Un disco che mixa sapientemente elettronica, pianoforti e chitarre distorte, spostando così il suo ambito verso territori sempre più post-ambient.

Non si può fare a meno di pensare, ascoltando "Terre Brûlée", ad artisti come Godspeed You! Black Emperor o Sigur Ros. Sempre parlando di Islanda, l'album è stato mixato e masterizzato da Birgir Jon Birgirsson, che ha impresso il suo marchio di fabbrica non solo sul precedente "Rescue Pack", ma anche su molto di quanto è apparso in quella meravigliosa scena musicale nell'ultimo decennio.

La copertina dell'album, realizzata dall'artista emergente svizzero Matthew Gottardi, è una creazione apocalittica realizzata in acciaio, carta e pelle in un sorprendente colore Terre Brûlée.

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