L'artista ticinese torna a cimentarsi sulla lunga distanza dopo più di 10 anni e lo fa mescolando influenze e generi
BELLINZONA - "Io" è il secondo album firmato GiBi. Al secolo Matteo Maddes, l'artista ticinese classe 1994 ritorna con un album dopo dieci anni dal precedente (s'intitolava "Ricordi dal futuro" ed era stato pubblicato nel 2012). Molte cose sono successe, da quella data. GiBi ha proseguito la sua attività musicale pubblicando in questo lasso di tempo oltre una ventina di singoli, comprese collaborazioni nazionali e internazionali, come i singoli del 2020 "No Way" e "Bebecita" - che sono confluiti in quest'album.
"Io" è un lavoro lungamente meditato e realizzato in oltre un anno e mezzo di affinamento e cesellatura di suoni e parole. Nelle sue 16 tracce troviamo una grande varietà: i featuring sono ben otto e cinque le lingue parlate - frutto delle collaborazioni con artisti provenienti da Stati Uniti, Spagna, Germania, Francia, Italia e ovviamente Svizzera. Giusto per fare un nome: tra gli ospiti figura Voluptyk, che ha prodotto "Mama" e ha curato una hit come "Shakerando" di Rhove, capace di collezionare quattro dischi di platino.
Quello che colpisce maggiormente di "Io" è la cura nei dettagli e le sonorità contemporanee, che mescolano il pop alternativo all'hip hop, il reggaeton alla trap, con sfumature drill e addirittura punk. L'album è stato interamente registrato, mixato e masterizzato all'Icarus Studio di Milano da Icaro Tealdi. Ma da dove nasce il titolo "Io"? «Dal fatto che questo è il primo progetto album realizzato totalmente "come volevo io", nel quale sono stato libero di spaziare tra diversi generi musicali e stili di scrittura senza pormi limiti o freni» ci spiega GiBi.
Cosa deve aspettarsi il pubblico? «Spero che possa divertirsi, rispecchiarsi e interessarsi ai testi e alla musica proposti, in quanto probabilmente c'è un brano adatto a ogni nicchia musicale e fascia d'età». Dovendo fare un nome, la traccia forte dell'album è "Innamorato", «per la quale nutro un particolare affetto personale» e il cui contenuto è tratto da una storia vera, tiene a precisare l'artista. E se ve lo stavate chiedendo... «sì, il bambino in copertina sono io».
"Io" è disponibile sugli store online e in un centinaio di piattaforme di streaming. Al momento non è prevista la realizzazione di copie fisiche.