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Con “Tears of the Kingdom”, Zelda vola sempre più in alto L'ultimo capitolo dell'amatissima saga è arrivato su Nintendo Switch ed è una hit colossale. Ecco come mai.
KYOTO - Era da un po' che un'uscita di un videogame non risultava tanto sorprendente da sconfinare nel fenomeno pop di costume.
È questo però il caso di “Zelda: Tears of the Kingdom”, vero e proprio best-seller dell'anno per la popolarissima Nintendo Switch e seguito di uno dei migliori videogiochi di sempre, “Zelda: Breath of the Wild”.
Come si supera un gioco di tale calibro? Da una parte confermando quanto di buono è stato fatto, dall'altra innovando là dov'è giusto. “Tears of the Kingdom” fa proprio così, riproponendo lo sconfinato regno di Hyrule in una chiave ancora più sognante fra cielo, terra (e sottoterra). Al centro di tutto la proverbiale ricerca dell'elfetto guerriero Link della principessa Zelda, strappatagli da un cataclisma mefistofelico causato dall'antagonista di (quasi) sempre: Ganondorf.
Per quanto riguarda le novità, invece, il team di Nintendo ha decisamente spinto sull'acceleratore puntando tutto sulla creatività e su nuovi poteri che permettono – letteralmente – di stravolgere e manipolare il mondo di gioco. Un'idea coraggiosa, questa, che mette il potere nelle mani del giocatore e che può essere portata avanti solo se le fondamenta del tutto sono davvero solido. E, inutile dirlo, così è.
“Tears” supera il predecessore per accessibilità e creatività senza perdere quel qualcosa in più della meraviglia. E nel 2023 questo non è affatto scontato. Come non è scontato riuscire a creare un gioco che possa sedurre tanto i gamer di lunga data quanto quelli giovincelli (che ci troveranno la creatività a cui sono stati abituati da “Minecraft” in poi). Insomma, Nintendo, tanto di cappello!
VOTO 9,5
“Zelda: Tears of the Kingdom” è un'esclusiva Nintendo Switch. È stato recensito grazie alla gentilezza di Nintendo Svizzera.
