Il nuovo singolo del cantautore richiama i Bluvertigo ma non è all'altezza di quanto ci ha fatto sentire in passato
MILANO - Dopo tante polemiche sul licenziamento e sullo scambio di accuse di Fedez, torniamo a parlare di Morgan in veste di artista. Nelle scorse ore è stato pubblicato "Sì, certo l'amore", il nuovo singolo realizzato con le liriche di un maestro del calibro di Pasquale Panella.
Il brano anticipa il nuovo album, il primo di inediti da oltre 15 anni a questa parte (ve lo ricordate "Da A Ad A"? Era il 2007). S'intitolerà "...E quindi, insomma, ossia", con musiche di Morgan e testi di Panella. "Sì, certo l'amore" viene proposta in una doppia versione: l'originale da 6,29 minuti e una versione editata per le radio di poco più della metà.
«Singolo uscito. Sono elettrizzato» è il laconico commento di Morgan su Instagram. Ma, in definitiva, di cosa si tratta? All'ascolto ci troviamo di fronte a liriche in puro stile Panella. «Sì, certo l'amore / ha tanto tempo da perdere / e in mezzo al tempo ha noi coinvolti / come il tovagliolo ed il suo anello nella tovaglia / dopo il suo pasto la tovaglia scossa seppur a fiori romantici». Un testo divisivo non nel contenuto ma nella forma, come è già accaduto con il poeta e paroliere romano (vedi la fase della carriera di Lucio Battisti post Mogol).
Le note dolenti arrivano sul fronte musicale. Il brano richiama disperatamente i Bluvertigo anni Novanta (citazionismo o furbizia?) ma tutto appare gonfio, tronfio, prolisso, sovrabbondante e anche piuttosto confuso. Specialmente nella versione integrale, della quale non appare giustificata la lunghezza eccessiva. Anche la produzione suona non definita, impastata. Un Morgan in musica che appare molto aderente al personaggio televisivo che purtroppo ci siamo abituati a vedere da un po' di anni. Speriamo che l'album ci permetta di riassaporare un pizzico della magia di "Metallo non metallo" e "Canzoni dell'appartamento".