Con "Insieme" Valentino Vivace dimostra di aver anticipato quello che oggi è un grande ritorno (e di possederne la formula giusta)
SAVOSA - L'italo disco sta vivendo una seconda giovinezza. Merito dei The Kolors e della loro super-hit, "Italodisco", che ha innescato un processo di riscoperta di un genere musicale che si avvia verso il mezzo secolo di età e che, da fenomeno planetario o quasi, era stato ridotto a oggetto di culto, con una nicchia di appassionati.
La voglia di ballare degli italiani l'abbiamo notata anche all'ultimo Festival di Sanremo: non solo con il nuovo brano di Stash e compagni, ma anche con la scelta dei Bnkr44 per la serata delle cover. Rivedere sul palco Pino D'Angiò con la sua mitica "Ma quale idea" ha teletrasportato il Teatro Ariston nel 1980. Non poteva quindi esserci un momento migliore per lanciare "Insieme", il nuovo singolo di Valentino Vivace.
Il contatto (mancato) con Pino D'Angiò
La conversazione con il cantautore ticinese parte proprio con Pino D'Angiò. «Ho una bella storia da raccontare su di lui». Non sono solamente i fan a essersi accorti delle similitudini tra il loro modo d'intendere la musica: anche lo stesso Valentin (Kopp, il nome anagrafico) aveva pensato che "Insieme" «sarebbe stata bellissima se Pino ci avesse parlato sopra. Ho quindi contattato qualcuno che all'epoca lavorava con lui, ma non ho ricevuto una risposta. Ho atteso una settimana e mi sono rifatto avanti». La risposta non è stata quella che Valentino si aspettava. «Mi ha detto qualcosa del tipo "Ma non credi di stare esagerando?". Uno chiaro invito a lasciarlo in pace». Deluso, ma non sconfitto, ha quindi deciso d'incidere il pezzo in autonomia.
Che Valentino Vivace fosse il più italo disco dei musicisti ticinesi lo avevamo già detto in tempi non sospetti, con l'uscita nel 2022 del suo album d'esordio "Meteoriti". Il nuovo singolo, in realtà, non è così tanto nuovo, anzi: precede di parecchio l'hype nato per merito dei The Kolors. «L'ho scritto due anni fa, era una bonus track di "Meteoriti" ma solo nella versione in vinile» ed era stato proposto dal vivo. «Fa piacere che il pubblico si sia ricordato dell'esistenza di questo genere», che si sposa perfettamente con l'idea di musica di Valentin. «Il merito è dell'utilizzo dei sintetizzatori in un modo molto giocoso, che non si pone dei limiti chiari. La italo disco ha questi suoni diversi, colorati, che mi piacciono un sacco. Permette davvero di lasciare spazio alla creatività, creando melodie che si appoggiano su questi bassi saltellanti...».
La giusta ricetta
La cosa da tenere a mente, aggiunge, è il senso della misura: esagerando si rischia di sfociare nella parodia o in un prodotto che risulta immediatamente non genuino, artefatto. Figlio della moda di questo momento. Ma "Insieme" non corre questo pericolo: il groove incalzante si sposa con un uso sapiente dei synth. «Mi piacciono proprio come strumento, come hardware. Uso anche quelli nel computer, per l'amor del cielo, sono comodissimi, ma avere la macchina davanti a te è una parte importante del mio processo creativo, mi permette di entrare più facilmente nel flow».
Alla conquista dell'Italia
I prossimi mesi vedranno Valentino Vivace impegnato in alcuni importanti festival svizzeri, come il Gurten a metà luglio e l'Openair Lumnezia una decina di giorni dopo. In Ticino, al momento, «non c'è niente in programma. Ma mi piacerebbe suonarci almeno una volta». E poi c'è l'Italia: "Insieme" è la "testa di ponte" per lo sbarco in grande stile nel mercato del Belpaese. «È la mia prima uscita con la label italiana Fluidostudio. Il release party del brano l'abbiamo fatto il giorno di San Valentino a Milano: i riscontri sono stati eccellenti, ai presenti è piaciuto tantissimo» e questo lascia ben sperare nel futuro e dà la giusta spinta. «Non vedo l'ora, il team che mi assiste è davvero in gamba, hanno una creatività enorme. Spero davvero di poter partecipare ad alcuni festival e di fare più concerti possibile».