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"Road House", un film salvato a suon di... pugni

CINEMA"Road House", un film salvato a suon di... pugni

07.04.24 - 08:00
Le scene d'azione sono la parte migliore del remake del classico anni '80. Nota dolentissima: Conor McGregor
LAURA RADFORD / PRIME VIDEO
Conor McGregor e Jake Gyllenhaal
Conor McGregor e Jake Gyllenhaal
"Road House", un film salvato a suon di... pugni
Le scene d'azione sono la parte migliore del remake del classico anni '80. Nota dolentissima: Conor McGregor

LOS ANGELES - 2024 anno di reboot e remake, come abbiamo avuto modo di dirvi qualche tempo fa. Uno di questi è "Road House", che arriva a 25 anni di distanza dall'originale che aveva come protagonista il compianto Patrick Swayze.

Il progetto è firmato Amazon Prime e vede alla regia Doug Liman e nei panni del protagonista Jake Gyllenhaal. Interpreta Elwood Dalton, ex lottatore della UFC (il principale circuito di arti marziali miste) che accetta la proposta della titolare di un locale delle Florida Keys (il Road House, appunto) infestato da clienti sopra le righe e da una gang criminale. Tenere a bada i primi si rivela un gioco da ragazzi, mentre per avere la meglio della seconda Dalton dovrà impegnarsi a fondo e non senza conseguenze fisiche e psicologiche.

Il film è giocato essenzialmente sulla lotta del buono contro i cattivi che, nel caso specifico, vogliono mettere le mani sul Road House per completare una speculazione edilizia milionaria. È innegabile che, in questo film ad alto tasso di violenza fisica tutt'altro che accennata, uno dei principali motivi d'interesse siano le scene di lotta.

Gyllenhaal sfoggia un fisico scultoreo, come quello che aveva già messo in mostra quasi un decennio fa per il dramma ambientato nel mondo della boxe, "Southpaw". Il suo Dalton è apparentemente onnipotente anche se non invulnerabile, quasi un personaggio da fumetti o videogiochi. E ora veniamo alla nota più dolente del film: Conor McGregor. Supercampione UFC nella realtà, in questa sua prova sul grande schermo è Knox, un criminale psicopatico e fuori controllo che viene assoldato per uccidere il protagonista.

McGregor si cala nei panni (pochi, è quasi sempre seminudo o peggio) di Knox come se fosse il mostro finale di qualche videogame: cattivissimo, ottuso e con stampato sul volto un ghigno perenne. Una prova attoriale pessima, che gli viene perdonata solo quando il 35enne irlandese viene chiamato a fare ciò che sa fare meglio: menare le mani.

Nonostante tutto, "Road House" è un film discretamente divertente nonostante una trama decisamente scontata. Ma i combattimenti di strada sono coinvolgenti e si può sorvolare tranquillamente sui vari aspetti che funzionano poco. Non aspettatevi troppo, se non un onesto film all'insegna dell'azione, con spruzzate d'ironia che non guastano affatto e che lo salvano dall'essere solo una cattiva riproposizione del classico del 1989.

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