Come previsto Apple ha presentato oggi la lineup di MacBook Pro con i nuovi processori Apple Silicon di quarta generazione.
SAVOSA - A prima vista i nuovi MacBook Pro presentano ben poche novità rispetto ai modelli precedenti. L’unica variazione sembra essere la terza porta Thunderbolt che nel modello con processore M4 saranno tutte Thunderbolt 4 mentre, nei modelli con processore M4 Pro (presentato per la prima volta ieri con i nuovi Mac mini) o M4 Max saranno invece delle porte Thunderebolt 5. Il nuovo standard offre velocità di trasferimento dei dati fino a 120 Gbits al secondo, di ben tre volte superiori rispetto alle Thunderbolt 4 che, chiaramente, al momento sembra aver senso solo per il mondo professionale e non certo a chi deve salvare in un disco esterno un semplice file Word o Excel. Sul lato destro rimangono inoltre la porta HDMI e lo slot per le memorie SDXC. Altra novità, che definiremmo «minore», è la possibilità di scegliere la colorazione Nero siderale anche per i modelli da 14 pollici di diagonale.
Di novità in realta ce ne sono, vediamo quelle più interessanti. I nuovi processori e, in particolare, la novità presentata oggi, ossia il nuovo M4 Max. «L’M4 MAX è un chip mostruoso», questa è stata la descrizione fornita da Apple e il termine ci sembra appropriato non solo per il periodo dell’anno e l’imminente Halloween, ma soprattutto per le caratteristiche di questo processore.
Anche in questo caso, come con i M4 Pro, vi sono due versioni del processore M4 MAX, la più estrema sarà esclusiva dei MacBook Pro da 16 pollici, mentre nei modelli più piccoli ci si dovrà accontentare, per così dire, di 14 cuori per la CPU e 32 cuori per la GPU. Concentriamoci però sulla versione davvero MAX. Dei 16 cuori ben 12 saranno performanti e solo 4 efficienti. Un rapporto decisamente sbilanciato verso le pure prestazioni che però, come è stato spiegato oggi, non impedisce ai nuovi portatili di raggiungere le 24 ore di durata con una singola carica della batteria. Un traguardo simile non era mai stato raggiunto in passato, bisognerà però testare in quali condizioni e facendo cosa i nuovi MacBook Pro riusciranno a raggiungere questo risultato.
Passando alla GPU impressiona il dato di ben 40 cuori, esattamente il doppio rispetto a quelli presenti nei nuovi M4 PRO. Altrettanto impressionante è il mezzo terabyte di larghezza di banda della memoria unificata che potrà essere “pompata” fino a 128 GB.
È inevitabile che con un hardware questo livello le prestazioni annunciate siano stupefacenti se confrontate con quelle dei “vecchi” M1 MAX o addirittura dei modelli intel. Fino a quando non avremo occasione di verificare direttamente questi livelli di prestazioni dobbiamo affidarci a quanto ha raccontato oggi Apple, ossia che i nuovi MacBook Pro usando il software di montaggio video DaVinci Resolve Studio sono in grado di rimuovere in tempo reale il rumore presente nelle riprese video. Un risultato che a molti potrebbe dire ben poco, ma che ci ricorda che questi portatili sono chiamati PRO non a caso. I nuovi processori permetteranno inoltre di utilizzare le porte Thunderbolt presenti per controllare due schermi esterni in aggiunta allo schermo del proprio MacBook Pro che conferma i valori di luminosità del passato arrivando a 1600 Nits per i contenuti in formato HDR.
Cambia anche la videocamera frontale che rimane da 12 MP con funzione Center Stage (che mantiene il soggetto principale al centro dell’inquadratura), ma con la nuova funzione Desk View, presentata per la prima volta lunedì assieme ai nuovi iMac, che permette di mostrare ciò che si trova sul nostro tavolo davanti allo schermo.
A Cupertino però con questi MacBook Pro strizzano gli occhi anche a chi ama videogiocare, e difatti sono stati annunciati diversi titoli nuovi e interessanti in arrivo nel corso del prossimo anno che si spera riusciranno a riportare un po’ di titoli anche su MacOS.
La presentazione di oggi si è però conclusa con una ulteriore novità. A Cupertino hanno deciso di modificare anche i modelli d’entrata degli attuali MacBook Air dotando anch’essi di un minimo di 16 GB di RAM. L’era degli 8GB sembra essere definitivamente tramontata, speriamo che a breve possa tramontare anche quella dei tagli minimi di 256 GB per la memoria SSD e, su questo piano, i nuovi MacBook Pro potrebbero fare da apri pista dato che anche nella versione d’entrata (14 pollici, M4 e 16GB di RAM) Apple propone come punto di partenza 512 GB di memoria SSD. Per questo modello servono 1'599 franchi. I modelli da 16 pollici di diagonale non prevedono l’opzione base del processore M4 e partono direttamente dai M4 PRO con 24 GB di RAM e 512 GB di SSD per 2'499 franchi.