La versione rinnovata dei Sunset'99 presenta "Sun", un nuovo singolo nel quale s'invita a far risplendere il sole dentro di noi
SAVOSA - Una ripartenza per i Sunset'99. La band ticinese, che ha già all'attivo un album ("Upsdwn", 2022), si è ripresentata qualche giorno fa sulle scene musicali con un nuovo singolo, "Sun", pubblicato dall'etichetta italiana Sorry Mom!
Il brano segna la prima prova dopo un importante cambio di formazione: l'ingresso di Alice Petronici alla voce, che si aggiunge a Christian Martinetti (chitarra), Leonardo Shine Palestini (basso) e Gilles Fontana (batteria). La band, nella sua scheda di presentazione, parla di «sonorità allegramente melanconiche» con una chiara ispirazione a cavallo tra la fine degli anni '90 e i primi 2000. Ma lasciamo che sia Leonardo Palestini a parlarcene.
Il senso di "Sun" - «"Sun" è un viaggio emozionale, che vuole mettere in mostra il sole che ciascuno di noi ha dentro. In una società nella quale il conformismo vuole reprimere tutte le nostre unicità, con "Sun" vogliamo spingere gli ascoltatori a riscoprire il nostro "bimbo interiore" che ha finito per trovarsi in una sorta di piccola gabbia». Il brano, quindi, punta a essere «un inno che possa far brillare nuovamente la luce dentro di noi». Non conta ciò che si fa o si è: «È possibile innescare questa scintilla a qualsiasi età».
Più spirito e meno (bassa) materia - Il tema della spiritualità, dell'ascolto delle sensazioni è molto importante per i Sunset'99, così come per altri giovani artisti. È il segno di una maggiore consapevolezza tra le nuove leve? «Non penso sia una questione generazionale, quanto una peculiarità dell'essere umano» risponde Palestini. «Bisogna trovare un aspetto più spirituale, che vada oltre tutto ciò che è meramente fisico, di ciò che è avidità, bassi interessi. Bisogna cercare d'innalzarsi, ognuno secondo i propri tempi e trovando il proprio equilibrio».
Una nuova voce - "Sun" è, come detto, la prima prova per la nuova formazione in un momento delicato com'è la registrazione in studio. «Alice è una bomba, non ha mai sbagliato un colpo». Se la preparazione tecnica non si discute, secondo Palestini è stata la chimica che si è creata all'interno della band a fare la differenza. «Siamo sulla stessa lunghezza d'onda e lei riesce perfettamente a capire quello che vogliamo e riesce a farlo convivere con ciò che lei vuole. Le nostre anime si sono mischiate in modo incredibile».
Energia a braccetto con melodia - I Sunset'99 spaziano tra il pop e varie sfumature del rock. "Sun" è guidato dall'energia della chitarra «ma anche del basso» annota ridendo Palestini, che giustamente rivendica il suo ruolo all'interno del brano. Cosa dovremo attenderci nei prossimi due singoli, che verranno pubblicati nella prima parte del 2025? «Qualcosa di più spirituale: saranno due brani molto melodici ma al contempo energici». Sono questi i binari sui quali il gruppo ha deciso di procedere, sempre con la finalità di emozionare il pubblico e spingerlo alla riflessione.
Un 2025 da vivere - Dopo questo trittico di singoli potrebbero arrivarne altro, oppure ci sarà un album. I giochi sono ancora aperti, anche perché «stiamo lavorando con dei produttori italiani importanti, ma per scaramanzia non vorrei anticipare troppo». Il 2025 sarà un anno importante per la band, che sarà «molto felice» di approfittare di qualsiasi occasione per presentare la nuova musica dal vivo in Ticino. Una serie di showcase è in fase di definizione e le date saranno annunciate a tempo debito.
La lampada magica - Se i Sunset'99 scovassero la lampada magica, quale desiderio vorrebbero che si avverasse? «Vorrei che la gente si prendesse il tempo, tre minuti, di ascoltare una canzone, perché noi in quei tre minuti ci abbiamo messo tutto, ricordi, passione, sensazioni. Se potessi chiederei a tutti anche solo di dare tre minuti della propria vita alla possibilità di innamorarsi nuovamente di qualcosa, di una storia, un’emozione che noi vorremmo trasmettere».