La casa britannica presenta l’attesa hypercar da 1.079 Cv
Attesissima da addetti ai lavori e appassionati di motori, la prima Aston Martin con propulsione elettrica (almeno in parte) è finalmente realtà: si chiama Valhalla ed è una vera e propria hypercar ibrida che la casa di Gaydon ha sviluppato partendo dal lavoro svolto dal proprio team di Formula 1 e del settore corse della Aston Martin Performance Technologies. Un autentico bolide plug-in, che mira a dimostrare come abbandonare i tradizionali motori termici non significhi rinunciare a prestazioni da urlo.
La Valhalla, infatti, offre la bellezza di 1.079 Cv di potenza e 1.100 Nm di coppia, un risultato ottenuto grazie alla combinazione del motore V8 biturbo da 4 litri (da 829 Cv), sistemato in posizione centrale sull’asse posteriore, con tre propulsori elettrici: due sono sistemati sull’asse anteriore, il terzo è integrato direttamente nel cambio Dct a 8 rapporti. Si tratta di un’unità sviluppata appositamente per una hybrid hypercar: ha la funzione di avviare il motore termico, caricare la batteria, fornire la massima potenza e guidare la sincronizzazione delle marce. Da segnalare tra le modalità di marcia la EV, che permette di guidare la Valhalla affidandosi esclusivamente ai motori elettrici per circa 14 km. Ma ovviamente le qualità della Valhalla non si limitano ai suoi propulsori.
Aston Martin ha svolto un lavoro accuratissimo sull’aerodinamica, inserendo un’ala anteriore e una posteriore in grado di cambiare posizione per aumentare la deportanza, mentre la monoscocca unica rigida e leggera, con parti in fibra di carbonio, assicura prestazioni dinamiche strutturali d’eccellenza, oltre a garantire un peso totale di 1.655 kg. La Valhalla verrà consegnata a partire dalla seconda metà del 2025: Aston Martin produrrà solo 999 unità a un prezzo di circa 800mila euro l’una.