Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenza PS
Il turismo ticinese è in grave affanno, dopo aver perso la stagione primaverile si prevede un’estate all’insegna dell’incertezza. Il settore turistico e il movimento che genera creano un indotto milionario sul territorio che garantisce molti posti di lavoro, prioritario per l’economia di alcune regioni come quella del locarnese, che dovrà perlopiù fare a meno dei grandi eventi.
Salutiamo positivamente l’attenzione particolare che il Cantone gli sta riservando, ma siamo preoccupati per le ricette che possono venir messe in campo. Esempi di proposte inique e squilibrate sono quelle del consigliere nazionale PPD Regazzi, oppure quella molto simile del senatore UDC Chiesa, che vorrebbero permettere ai contribuenti svizzeri che trascorrono le vacanze sul territorio di venire sgravati fiscalmente. Siamo alle solite, i partiti borghesi in questo modo favoriscono soprattutto i ceti più abbienti. In altre parole, in questo modo si riempiono gli hotel a cinque stelle e si sgravano soprattutto i ricchi, mentre chi fa fatica continuerà a non potersi permettere neanche una notte in hotel o una cena al ristorante. In questo senso si era espresso anche il Consiglio federale e il parlamento quando nel 2014 avevano respinto una proposta analoga dell’UDC: diceva infatti il Governo che con proposte di deduzione fiscali “ne sarebbero più fortemente sgravati i contribuenti ad alto reddito”, che- aggiungiamo noi - non sono proprio coloro che devono essere aiutati maggiormente per affrontare questa crisi.
Accanto a misure che favoriscono i ristoratori, come la riduzione degli affitti commerciali o aiuti diretti al turismo, una soluzione capace di dare un contributo a tutti i cittadini e al contempo sostenere il settore turistico e gastronomico, il PS l’ha già proposta lo scorso 17 aprile e la rilancia con vigore: proponiamo che ogni abitante riceva un buono del valore di 200 franchi da consumare nel settore della ristorazione o alberghiero in Svizzera. Per una famiglia di 4 persone ciò corrisponderebbe a 800.- franchi da spendere in Svizzera a favore del turismo.
Il PS Ticino rinnova il proprio invito al Consiglio di Stato a seguire questo tipo di proposta a livello cantonale, mettendo al centro gli interessi di tutte e tutti i cittadini, non di pochi privilegiati.