di Stefan Giger, segretario generale VPOD
Il personale sanitario è al limite dell’esaurimento, in particolare negli ospedali, nelle case anziani e nei servizi d’assistenza e cura a domicilio. L’attuale situazione è pesantissima dal profilo psichico e fisico, perché dura da tempo e non si sa quando terminerà. Il personale sanitario rivendica pertanto misure incisive e coordinate per rendere sostenibile la gestione della pandemia negli ambiti di cura, come pure soluzioni ai problemi strutturali del settore sanitario.
In ottobre il Sindacato VPOD ha organizzato con le altre organizzazioni del mondo sanitario una settimana di protesta nel settore sanitario con chiare rivendicazioni: gli applausi non bastavano, bensì occorreva risolvere i problemi strutturali nel settore sanitario a fronte della seconda ondata di pandemia. Ma finora non vi è traccia di miglioramenti: ieri come oggi la politica non prende sul serio il personale sanitario! Mentre in marzo la politica faceva delle promesse al personale sanitario, oggi tace. Il personale soffre per la mancanza di effettivi nei piani di lavoro, a causa dei bassi salari e delle insufficienti misure di protezione della salute. Le cifre dei decessi nelle case anziani e la piena occupazione delle cure intense creano una situazione psicologica e fisica molto pesante per il personale. Invece di garantire pause e tempi di recupero sufficienti, alcuni datori di lavoro richiamano persino dalla quarantena il personale o fanno lavorare personale positivo asintomatico per porre rimedio agli effettivi insufficienti, mettendo a rischio tutti quanti.
Confederazione e cantoni impreparati
La Confederazione non agisce e la collaborazione intercantonale manca totalmente. Allorché i Cantoni romandi hanno raggiunto il picco della seconda ondata di pandemia negli ospedali e nelle case anziani, i Cantoni risparmiati dalla pandemia si sono rifiutati di accogliere pazienti Covid da altri Cantoni: è chiaramente la concorrenza nel settore della salute che favorisce queste aberrazioni. Il parlamento federale rifiuta sempre di finanziare in modo sufficiente il settore ospedaliero per far fronte alla crisi sanitaria. Il personale è ammalato e scoraggiato. Le direzioni ospedaliere sono preoccupate soprattutto dai deficit e gli specialisti degli audit teorizzano ancora la chiusura di reparti acuti.
Le nostre rivendicazioni
Per il Sindacato VPOD è chiaro: solamente misure incisive possono riportare sotto controllo la situazione. Per frenare la pandemia e i decessi occorre un nuovo lockdown e nel contempo occorrono delle compensazioni finanziarie per garantire i redditi e i posti di lavoro.
In campo sanitario il Sindacato VPOD esige la soluzione dei problemi strutturali tramite tre azioni di fondo:
1. accordare subito un finanziamento straordinario ad ospedali, case anziani e servizi spitex per far fronte alla pandemia;
2. abbandonare il sistema di finanziamento degli ospedali tramite i forfait per caso;
3. infine il settore della salute deve diventare un sistema interamente no profit.