Luca Campana, già presidente di quartiere a Pregassona
LUGANO - Il traffico frontaliero locale dovrebbe continuare a beneficiare di un regime eccezionale, di un incremento dei test obbligatori visto che finora ci si è voltati dall'altra parte per permettere ad un grande numero di cittadini provenienti dalla zona SUD di frontiera di fare libero accesso.
Le misure svizzere contro il Covid-19 sono finora risultate efficaci secondo gli esperti della Confederazione, ma che dire del martoriato Ticino che fino ad una settimana fa aveva 1.5 volte il tasso maggiore che negli altri Cantoni?
Ci si è limitato a sensibilizzare il cittadino sulle precauzioni da utilizzare, abbiamo cominciato con una troppo timida azione per l'inoculamento del vaccino ad un numero basso di persone e abbiamo descritto i numeri che questa pandemia ha sul nostro territorio, poi?
Preoccupano però le varianti del virus importate, in particolare quella britannica e lo sappiamo benissimo Lombardia, ora zona rossa (maggiore bacino di frontalieri), è colpita in maniera piuttosto grave.
Già dalla seconda ondata si doveva fermare il grande flusso di passaggio, quando cioè dal triangolo Milano Varese, Como sembrava essere fuori controllo e le strutture sanitarie al collasso.
Dal 18 gennaio nuovi provvedimenti a livello nazionale per ridurre i contagi a molti sono sembrati bizzarri, con continui cambiamenti, con la conseguente rovina di molte nostre attività, per cui non si può bere un caffè, mangiare una pizza ma ci si può trovare in fila nel preferito negozio di marca in compagnia di "gente" della Brianza.
Ai 60'000 pendolari del Baden-Württemberg che lavorano nella Confederazione, le nuove norme impongono un tampone del coronavirus ogni due giorni, mi chiedo come non possa essere possibile anche da noi, visto che siamo messi abbastanza male.
L'esecutivo di Basilea Campagna questa settimana ha quindi proposto che chiunque entri in Svizzera per più di 24 ore si sottoponga a un test antigenico rapido.
Gli esami andrebbero eseguiti indipendentemente dalla nazionalità della persona e, in caso di positività, dovrebbero portare immediatamente all'isolamento dell'interessato.
Mi chiedo come si possa accettare di essere sempre l'ultima ruota del carro e arrivare in ritardo con le decisioni.