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L'OSPITELittering a Lugano durante la pandemia: coltiviamo a partire dai più giovani una sana e consolidata educazione ambientale

19.02.21 - 14:36
Raffaella Soffiantini, Candidata PLR al Consiglio Comunale di Lugano
Raffaella Soffiantini
Littering a Lugano durante la pandemia: coltiviamo a partire dai più giovani una sana e consolidata educazione ambientale
Raffaella Soffiantini, Candidata PLR al Consiglio Comunale di Lugano

Camminare, si sa, è un toccasana per la salute e farlo a Lugano è anche un piacere per i nostri occhi, in quanto il paesaggio è veramente suggestivo; di questo noi Luganesi siamo molto fieri. Per quanto la pandemia del Coronavirus abbia messo in discussione molti aspetti della nostra vita quotidiana, ci ha portato anche a rivalutare il movimento all’aria aperta. Molti hanno approfittato delle belle giornate per passeggiare, fare jogging o andare in bici. Purtroppo, sempre di più si notano per terra, sui muretti e sulle panchine mascherine e guanti di protezione abbandonati. Mi chiedo come sia possibile, in piena pandemia, compiere un atto di littering di questo genere. È un comportamento irresponsabile che denota una totale mancanza di rispetto, non solo per il suolo pubblico, ma anche per le altre persone.

L’aumento di questo tipo di littering non è un fenomeno riscontrabile solo a Lugano ma anche in altre città svizzere. I media degli altri Cantoni ne hanno parlato a più riprese già nel corso della prima ondata del Coronavirus e le città oltralpe sono corse ai ripari in vari modi, non solo in modo repressivo.

A mio avviso sarebbe utile riorganizzare a Lugano una specifica campagna di sensibilizzazione sul littering. L’ultima campagna di questo tipo risale a un paio di anni fa e vale la pena di riproporla al più presto, essendo aumentato in questi mesi anche il littering degli avanzi dei take away e dei mozziconi di sigarette. Ricordo che il Comune di Lugano nel 2017 è stata tra le prime Città svizzere ad ottenere il marchio No-Littering dell’IGSU, Gruppo di interesse per un ambiente pulito. Per continuare a meritarci questo marchio e, soprattutto, per prenderci cura della nostra Città, dobbiamo riattivarci presto anche in questo ambito socio-ambientale!

Sarebbe inoltre interessante introdurre a livello comunale per tutte le classi di scuola elementare un programma specifico sull’arco di tutto l’anno di educazione ambientale, in cui vengono toccati vari temi come i rifiuti, la raccolta differenziata, il riciclaggio, lo smaltimento, il littering, il problema dell’inquinamento, e molto altro ancora. Attualmente questo importante lavoro non viene fatto in modo sistematico e dipende verosimilmente dalla sensibilità ambientale del singolo docente. Per esperienza, posso dire che i bambini sono i migliori insegnanti, nel senso che quando acquisiscono un determinato comportamento poi fanno di tutto affinché noi adulti impariamo a nostra volta. Quante volte in passato mi sono sentita sgridare da mia figlia per non aver spento l’acqua mentre mi lavavo i denti o per aver dimenticato una luce accesa in casa; purtroppo noi adulti tendiamo a dimenticare le buone abitudini e ci vuole qualcuno che ci aiuti a rimetterle in pratica.

Il programma qui proposto dovrebbe prevedere almeno una giornata all’anno sul territorio per dare un contributo concreto alla pulizia della nostra Città che, vale la pena di sottolinearlo, è molto più estesa della zona centrale di cui se ne occupano quotidianamente e con risultati più che soddisfacenti numerosi addetti della Divisione Spazi Urbani. Fermo restando che questa giornata potrà essere organizzata solo in una fase post-pandemia, sarebbe bello un coinvolgimento volontario più ampio, perché no, della cittadinanza tutta. Svolgere assieme un’attività di utilità pubblica per la Città in cui viviamo e che portiamo nel cuore sarebbe un bel modo per ritrovarsi e segnerebbe simbolicamente un momento di ripartenza.

La nostra bella Città merita di continuare a essere pulita!

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