Un contributo di Lorenzo Clementi di Tenero
Sul Polo sportivo e degli eventi (PSE) si è già detto e scritto molto: non vorrei dunque dilungarmi nel ribadirne la fondamentale importanza per numerose società sportive luganesi, per i rispettivi settori giovanili, per gli appassionati di sport in generale e per tutta la popolazione.
Vorrei concentrarmi invece sul tema della presunta cementificazione, usato in modo pretestuoso dai contrari al progetto. Limitiamoci a qualche osservazione fattuale: attualmente, a sud e a nord dello stadio vi sono posteggi in asfalto, mentre la vecchia tribuna e la più recente "Monte Brè" sono edifici assai vetusti ed energeticamente inefficienti. Le nuove costruzioni previste, oltre a essere energeticamente all'avanguardia, risponderanno al concetto di densificazione delle zone edificate promosso dalla Confederazione con lo scopo di preservare terreni ancora intatti. Nelle immediate vicinanze di Cornaredo vi sono inoltre elementi naturali di grande valore: il bosco di Trevano e il Cassarate, per i quali vi è un’effettiva esigenza di valorizzazione (del bosco) e di rinaturazione (del fiume). Il progetto PSE prevede inoltre la creazione di un grande parco pubblico e di piste ciclabili, oggi inesistenti.
Proporre delle ottimizzazioni puntuali e costruttive al progetto PSE, come ha di recente fatto la sezione luganese del PS, è lecito e può portare a migliorie interessanti. Utilizzare il tema della cementificazione per opporvisi è invece la classica foglia di fico usata da chi vuole bloccare l'intero progetto senza dirlo esplicitamente, considerata l'incombenza delle prossime elezioni comunali. Un progetto che ha certamente un costo, ma con benefici nettamente superiori alla spesa e che merita dunque di venir realizzato, affinché Lugano e tutto il Ticino possano finalmente entrare nel ventunesimo secolo anche dal punto di vista delle infrastrutture sportive.