Lea Ferrari, granconsigliera, Partito Comunista.
Lo scorso 19 ottobre il Gran Consiglio del Canton Ticino ha accolto l’iniziativa parlamentare del Partito Comunista per l’inserimento della sovranità alimentare negli obiettivi sociali della Costituzione con 52 voti favorevoli e 18 contrari. Questa modifica è sottoposta al voto popolare il prossimo 13 giugno 2021. Il comitato a sostegno della sovranità alimentare è formato dalle deputate e dai deputati Lea Ferrari, Partito Comunista, Andrea Stephani, Verdi, Giovanni Berardi, PPD, Anna Biscossa, PS, e Sem Genini, Lega.
Concretamente la sovranità alimentare permette di riequilibrare i rapporti di forza tra piccole aziende agricole ticinesi di tipo famigliare e le grandi aziende agricole d’oltreconfine, tra piccoli produttori agricoli e grandi trasformatori e distributori, avvicinare il consumatore e il produttore, promuovere attivamente filiere corte e locali, rafforzare l’impegno di strumenti già esistenti quali il Marchio Ticino regio.garantie e l’operato del Centro di Competenze Agroalimentari Ticinese (CCAT), estendere i progetti pilota di mense a km 0 e fattorie didattiche, diffusione di mercati contadini con prodotti tipici, cooperative, gruppi d’acquisto, agricoltura civica, reti per la commercializzazione e la promozione, progetti di recupero di terreni marginali, il trasferimento delle conoscenze e dell’innovazione dalla ricerca al campo attraverso il Centro professionale del verde di Mezzana e il centro di ricerca agronomica di Agroscope a Cadenazzo.
Tutte queste misure avranno anche un impatto positivo sul reddito agricolo, permettendo la formazione di un prezzo giusto che copra almeno i costi di produzione e sia accessibile a tutta la popolazione, dando più dignità al duro lavoro degli agricoltori, rendendo più attraente la professione e arrestando la perdita di terreno agricolo.