Pamela Molteni, membro giovani UDC Ticino
La grave crisi causata dal Coronavirus si sente ancora purtroppo su più fronti, ma nonostante ciò non dobbiamo perdere di vista i nostri obbiettivi personali e comuni. Un obbiettivo comune che ci riguarda tutti è la tutela del nostro pianeta, infatti dobbiamo lottare contro il grande problema del surriscaldamento globale. Un problema che richiede l’aiuto di tutta la popolazione mondiale, perché insieme possiamo diminuire la produzione dei gas serra. Infatti se ogni persona, nel suo piccolo, facesse del suo meglio per diminuire le emissioni dei gas serra, come ad esempio utilizzare e incentivare di più l’uso dei mezzi di trasporto, fare il car pooling oppure utilizzare mezzi, quali biciclette o i propri piedi (oltre all’ambiente anche la salute ne beneficerà). Invece la legge sul CO2 vuole imporre tasse su tasse e purtroppo solamente chi dispone di un buon reddito potrà far fronte a tutte queste spese aggiuntive. Le famiglie, i giovani o tutta quella fascia con un reddito medio-basso avranno serie ripercussioni economiche. Quindi siamo sicuri che questo sia il metodo e il momento migliore per imporre questa legge? Siamo ancora nel bel mezzo della crisi covid e aggiungere altre tasse non aiuterà a migliorare la situazione. Sarebbe meglio incentivare la popolazione ad avere un comportamento più ecologico e sano per l’ambiente.
Mettere all’angolo una persona causerà in essa solo ira e una reazione contraria a quella desiderata. Per analogia tassare le persone per diminuire le emissioni di CO2 non porterà a cambiamenti, ma aumenterà solo il malcontento dei cittadini e creerà altri mezzi per contrastare ed eludere questa legge. Perciò meglio incentivare e stimolare delle abitudini più sane ed ecologiche piuttosto che ostacolare e penalizzare dei cittadini già in crisi.