Matteo Muschietti
È notte. La luna piena sorge sopra il Bisbino. È immensa, d’un colore giallo scuro. La osservo attentamente. Il mio pensiero è libero e spazia tra mille riflessioni. La luna piena accompagna la povera gente sola e tormentata del popolo afgano.
Tutti la vedono e pensano al loro futuro incerto, dettato dal nuovo regime talebano che smorza le libertà raggiunte in questo ultimo ventennio. Presto dovranno cedere ad un regime privo di senso e ritornare al buio, alle sevizie, agli stupri e alla privazione della libertà.
Senza libertà non c’è vita. Le donne saranno le più colpite, relegate a comparse, private dei più semplici diritti, stipate in un’esistenza indegna per degli esseri umani. Poi si passerà alla repressione e alla guerra.
Quanti lutti e quante sofferenze! Un pensiero mi assale: tappezzare la luna con i colori della bandiera della pace, affinché laddove esistono guerre e ingiustizie, tutti i popoli oppressi li vedano e possano aspirare al sapore della libertà, tornando a sperare in una vita migliore dove l’umanità e la fratellanza sconfiggano per sempre chi con la violenza sopprime le libertà.