Fabio Marchioni, Gioventù comunista
BELLINZONA - Il 28 novembre saremo chiamati alle urne per esprimerci riguardo a tre oggetti, tra questi una cruciale iniziativa sulle cure infermieristiche, il cui proposito è garantire la qualità della sanità attraverso la formazione di un maggior numero di operatori sanitari. Questa proposta non nasce solo perché la pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza la fragilità del nostro sistema sanitario, ma in risposta a una più ampia tendenza di tagli alla sanità pubblica contro cui bisogna urgentemente intervenire.
L’iniziativa ha l’intento sia di porre un freno a questa dinamica, sia di rispondere a una serie di problematiche gravi, come un bisogno di cure in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione, una grave carenza di personale qualificato – attualmente in Svizzera sono vacanti nel settore delle cure 11'700 posti, di cui 6'200 nel settore infermieristico – ma anche una breve permanenza nella professione, dato che oltre il 40% del personale infermieristico abbandona il posto prematuramente (di cui un terzo prima dei 35 anni), ed infine a un bisogno crescente di personale supplementare.
Sostenendo l’iniziativa è possibile iniziare a trovare una soluzione, in primis perché tanto la Confederazione, quanto i Cantoni sarebbero spinti ad investire maggiormente nella formazione infermieristica, aumentando sia i posti, sia il salario durante quest’ultima e di fatto rendendo più attrattivo questo ambito lavorativo, aumentando quindi i nuovi iscritti.
In secundis si va a intervenire sull’abbandono precoce del posto, programmando una serie di misure necessarie alla pianificazione dei turni, ma anche adeguando gli stipendi all’enorme carico di lavoro che grava sulle spalle del personale infermieristico.
Questi due punti sono fondamentali per garantire la qualità delle cure, poiché non è possibile mantenere un buon servizio senza un personale sufficiente e sufficientemente formato, ma perché questo avvenga è necessario che chi presta le cure infermieristiche sia adeguatamente pagato.
È inoltre necessario sostenere l’iniziativa perché il controprogetto proposto dal Parlamento non è sufficiente, in quanto va a concentrarsi solamente sulla formazione di nuovi infermieri, ma non va ad alleviare il carico sulle spalle degli infermieri attivi, né migliora le loro condizioni di lavoro. Di fatto quindi il controprogetto esclude un fattore essenziale nell’equazione: l’abbandono precoce della mansione.
Per questi motivi, per garantire la qualità sia delle cure, sia della vita del personale infermieristico e per porre un argine al declino liberale del settore delle cure, il Partito Comunista invita a votare SÌ all’iniziativa sulle cure infermieristiche.