Matteo Muschietti, Coldrerio
COLDRERIO - Finalmente un po' ha nevicato. Qui nel Mendrisiotto la siccità imperversava. Erano ben 58 giorni che non si assisteva a nessuna precipitazione. Questa mattina un colore verginale mi ha svegliato, penetrando dalla finestra. Era la neve che ha finalmente cambiato il volto secco della natura dormiente. Tutti l'aspettavano per poter respirare meglio un’aria con un po' di umidità.
Anche i viticoltori, intenti a potare la vigna, hanno tirato un sospiro di sollievo. I tralci troppo secchi si rompevano e non si poteva dare alle viti la forma desiderata.
I prati secchi che qua e là proponevano le prime primule primaverili e attendevano con ansia la neve o la pioggia. Le piante da frutta iniziavano timidamente a germogliare mostrando i primi fiori anche se siamo in pieno inverno (l’albicocco in giardino presentava rami in fiore). Forse con questa neve la germinazione si fermerà.
Ben vengano le precipitazioni ad attenuare il polvischio che con il vento appariva sotto forma di nuvole polverose. Anche per le falde freatiche ci vuole acqua. In caso contrario l'abbassamento in corso potrebbe costringere i comuni al razionamento di questo bene prezioso ed insostituibile. Dobbiamo sempre ricordarci che non esiste vita senta acqua.
Ora c'è solo da sperare che questo cambiamento atmosferico non sia solo un episodio isolato, ma che duri nel tempo perché il Mendrisiotto ha bisogno di scrollarsi di dosso le polveri fini che imperversano sul territorio e rendono difficile la respirazione.