Angelica Forni, studentessa e membro Gioventù comunista
Come Gioventù Comunista aderiamo con convinzione all’iniziativa popolare lanciata lo scorso primo aprile, in quanto riteniamo che il superamento dei livelli nella scuola media sia estremamente importante per una scuola realmente inclusiva.
Il problema della selezione sociale nella scuola dell’obbligo è noto già da tempo. Nel 1999 ad esempio, quando ancora c’erano i livelli per tre materie e non per due come oggi, uno studio di Mario Donati edito dall’Ufficio studi e ricerche dichiarava, e cito: «Nove allievi su dieci fra quelli appartenenti alle classi sociali superiori si ritrovano con tre livelli uno, mentre fra i compagni delle classi sociali inferiori, la proporzione è di soli tre compagni su dieci».
Già vent’anni fa si era quindi consapevoli che il sistema dei livelli fosse fortemente condizionato dalla situazione socioeconomica famigliare. Al giorno d’oggi sono infatti ancora troppi gli ostacoli di natura economica e sociale per i giovani provenienti dalle famiglie con redditi più bassi: basti pensare ai costi delle lezioni di ripetizione, alle condizioni per ottenere delle borse o dei prestiti di studio o anche ai dati sulla salute mentale dei giovani, che fanno riflettere su come la scuola rappresenti un fattore di grande stress soprattutto per gli studenti con maggiori difficoltà.
Per tutti questi motivi è quindi necessario superare una volta per tutte questo sistema iniquo e discriminatorio: e realizzare quindi una scuola che sia davvero più inclusiva e democratica, perché il diritto allo studio deve essere effettivo e garantito a tutte e a tutti.