Simone Benzoni
La connivenza partitica, l’immobilismo di tanti anni e la mancanza di un’adeguata programmazione della classe politica del Comune sta pian piano sgretolando il mito di Comune dorato di S. Antonino.
E di questi giorni che con astuzia politica, il Municipio sottopone un ulteriore esborso per le tasche dei cittadini è annunciato dal Municipio che chiede al Consiglio Comunale, che si riunirà il prossimo 13 giugno 2022, di approvare il nuovo regolamento dell’azienda acqua potabile “dimenticandosi” di indicare nel messaggio che il nuovo regolamento non contempla più che i primi 150m3 di acqua compresi nella tassa base e che le nuove tariffe generano un forte aumento per le tasche dei cittadini e alle aziende (+45% !).
Questo aumento va a colpire i cittadini proprietari di abitazione e gli inquilini nelle spese condominiali in quanto questa modifica riguarda principalmente le categorie delle economie domestiche e delle piccole aziende.
Un aumento inaccettabile in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo e imponeva più sensibilità da parte degli amministratori comunali verso i propri cittadini che complice la pandemia e la guerra in Ucraina sono già molto sollecitati e messi in difficoltà economiche.
La proposta deve essere respinta al mittente in questo momento difficile anche perché negli scorsi mesi è stato aumentato il moltiplicatore d’imposta, sono aumentate le tasse di cancelleria e delle canalizzazioni! Insomma a S. Antonino “rien ne va plus” per mancanza di strategia e perché la politica non ha neanche il coraggio di spiegare alla sua popolazione e agli imprenditori che stanno aumentando le tariffe dell’acqua potabile; altro esempio emblematico della precaria realtà è che leggendo il messaggio sul consuntivo 2021 del Comune è pure allo studio un ulteriore aumento della tassa rifiuti che andrà ad aggiungersi a quelli di altri costi che gravano su impegni irrinunciabili delle famiglie: a cominciare dagli aumenti che, in questi ultimi anni, hanno interessato i premi di cassa malati, l’aumento della benzina e dei generi alimentari.
Non ha senso quanto proposto dal Municipio anche perché nel merito dei conti dell’azienda si può constatare che nel 2021 ha conseguito un utile di fr. 61'210.57 e che dispone sempre a fine 2021 di un capitale proprio di fr. 232'781.00 che può assorbire eventuali perdite del 2022 e seguenti, dando tempo ai politici di cercare il contenimento della spesa.
Incredibile mancanza di tattica politica per compensare, gli alti costi relativi al consumo di energia elettrica necessaria per il pompaggio dell’acqua potabile che costa fr. 42'837.15 a consuntivo 2021 (fr. 58'584.39 nel. 2020) prevedendo ad esempio l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di parte dell’energia elettrica necessaria).
Da non dimenticare che negli anni scorsi, per evitare di abbassare le tariffe e quindi agevolare le famiglie, l’esecutivo ha preferito effettuare degli ammortamenti straordinari, che oggi si ritorcono contro, o meglio di mettere fieno in cascina per tempi peggiori aumentando il capitale proprio dell’azienda che serve proprio negli anni di difficoltà o per futuri investimenti prima di aumentare le tariffe.
Anche il travaso di costi tra comune e azienda dovrebbe essere riveduto al ribasso e limitato al minimo indispensabile, calcolandolo sull’effettivo; in quanto questo costo di fr. 90'000.—per il 2022 (aumentato di fr. 15'000.—rispetto al 2021) non è assolutamente giustificabile in rapporto ai costi totali dell’azienda visto rappresenta 1/3 dei costi totali annuali.
Non si dimentichi che le attuali condotte ed infrastrutture (tubazioni, saracinesche, idranti, ecc.) risalgono quasi tutte agli anni ’70 con tutte le problematiche di ruggine che siamo tutti confrontati quotidianamente e necessitano di un ammodernamento ben programmato visto che negli ultimi 20 anni nulla si è fatto.
Evidentemente è più semplice “riparare l’urgente” quando si vede una rottura in superficie ma così facendo il procrastinare gli interventi genera un aumento esponenziale dei costi quando si è obbligati ad intervenire su tutti i fronti.
Addirittura, il piano finanziario 2021/2026 che la politica ha valuto far passare con poche righe a fine 2021 recitava: “Emerge una sostanziale stabilità finanziaria per quanto concerne l’allestimento del Piano finanziario dell’Azienda Acqua Potabile” dimenticandosi di far presente che il documento è stato redatto dando per scontato l’aumento delle tariffe!
Il Comune dovrebbe dare un importante segnale al cittadino consumatore, introducendo sistemi di ricerca delle eventuali perdite sulla rete e soprattutto presso i privati e risparmiando sul consumo proprio (fontane sempre aperte, ecc.) dando così l’esempio ai cittadini e indicando loro la strada per un consumo più efficiente dell’acqua potabile anche perché la tendenza della situazione idrica attuale non permette sprechi.
A giorni nostri, dove è in corso un grand dibattito a livello mondiale sui risparmi energetici, Bisogna tener ben presente che l’acqua potabile, bene alimentare di primaria importanza, ci costa diverse volte: quando la si pompa dalla falda, quando la distribuisce in rete e quando la elimina al depuratore!
Non ha senso attaccarsi al fatto che le attuali tariffe sono più basse rispetto ai Comuni limitrofi o che il regolamento attuale sia vecchio.
Gli aumenti si possono proporre quando sono necessari o quando non è possibile trovare altre soluzioni, come la riduzione dei costi!
A S. Antonino purtroppo non è così.