Massimiliano Ay, segretario politico del Partito Comunista
Non contesto per forza la scelta della nostra Radiotelevisione di seguire le celebrazioni per i 70 anni di regno della monarca britannica, benché garantire una diretta con tre commentatrici per trasmettere parate militari non mi sembra sia all’ordine del giorno per altri paesi, ma tant’è... sono piuttosto i contenuti del commento ad avermi lasciato basito: la pochezza giornalistica e anche politica (e visto che parliamo di una monarca, parliamo proprio di politica!) dovrebbero farci riflettere.
Sono andate in onda frivolezze di una superficialità disarmante e gossip degno di una televisione commerciale berlusconiana, certo non di un servizio pubblico radiotelevisivo che dovrebbe porsi con un minimo di distacco critico verso le notizie, magari evitando di invitare parrucconi d’oltre confine a proferire sentenze indegne della nostra tradizione repubblicana. E invece, pur di incensare la signora Elizabeth Windsor, abbiamo dovuto assistere sulla RSI a una propaganda al limite del caricaturale. “Morirà mai la regina?” – si chiede una voce estasiata dal “sacrificio” della sovrana nel “servire il popolo”; “ma che bello vederla così sorridente!” risponde un’altra voce che discetta sul guardaroba della sovrana. La stessa commentatrice che poi si lancia in portentose analisi militari: le parate con i cannoni d’epoca (e non con armi moderne “alla Putin”) dimostrerebbe – udite udite – che la Gran Bretagna non è una nazione aggressiva ma che “si difende” solamente. Premesso che il Regno Unito è un paese imperialista, che aderisce alla NATO, che ha invaso illegalmente paesi sovrani e che ha truppe d’occupazione in mezzo mondo, si possono tollerare giudizi così sfacciatamente unilaterali e privi di qualsiasi contraddittorio in un servizio pubblico?
I giudizi di valore espressi poi durante la diretta contro il dissidente della famiglia reale sono stati sferzanti: ovviamente non mi importa nulla di Harry, ma trasformare senza peraltro – lo ripeto – alcun contraddittorio la nostra televisione pubblica nell’emittente ufficiale di Buckingham Palace con tanto di insulti all’ex-principe perché non avrebbe dimostrato fedeltà alla regina sua nonna è un atteggiamento che fatico a definire professionale. Affermazioni del tipo “Harry non ha una testa pensante e non è una persona equilibrata”, “Harry non è capace di intendere e volere” in quanto “preso per il naso da una donna priva di scrupoli” – al di là di quello che si pensa del personaggio – lo trovo imbarazzante da un punto di vista giornalistico, per non parlare di domande infantili del tipo “Meghan è davvero la strega cattiva?”.
Visto che anche noi, poveri telespettatori svizzeri di cultura repubblicana, paghiamo il canone, sarebbe opportuno un po’ più di pluralismo. Invito quindi la RSI a realizzare un servizio sui comunisti britannici e sul movimento per l’abolizione della monarchia che sì, esiste, e in questi giorni si è pure manifestato. E magari si potrebbe anche preparare un servizio per ricordare come la cittadina Lilibeth che “serve il popolo”, che “unisce la nazione” (e tanti altri giudizi apologetici sorbiti durante la diretta) sia stata in realtà smentita dai suoi “sudditi” che hanno votato a favore della Brexit?