Movimento Svizzero per la Pace
Il Movimento Svizzero per la Pace (MSP) ha lanciato la sua petizione "SÌ alla Neutralità, NO all’avvicinamento alla NATO". Il Consiglio Federale e le autorità federali sono chiamati a rispettare la tradizionale neutralità, a porre fine al riavvicinamento verso l’alleanza bellica della NATO e a concentrarsi sui negoziati di pace nel conflitto ucraino invece che aderire alle sanzioni occidentali.
Attualmente ci troviamo in una situazione estremamente pericolosa: l'espansione della NATO nell'Europa orientale, il suo armamento e la sua militarizzazione hanno portato a tensioni e infine allo scoppio di una guerra per procura in Ucraina. Invece di puntare sulla mediazione e sul dialogo, i Paesi occidentali hanno scatenato una guerra economica con sanzioni ed embarghi contro la Russia, diffondendo disinformazione e inviando grandi quantità di armi e materiale bellico nell'area di conflitto. Invece di cercare una mediazione, costoro provocano e inaspriscono le proprie posizioni. L'umanità non può permettersi una terza guerra mondiale! La popolazione svizzera e mondiale soffre sempre più per le conseguenze della guerra economica: l'inflazione aumenta, i prezzi del cibo e dell’energia diventano inaccessibili, la povertà e la fame si diffondono.
In una situazione del genere, la Svizzera avrebbe dovuto attenersi al principio di neutralità e utilizzare tutti i mezzi per promuovere il dialogo e la distensione. Il governo svizzero sostiene invece, e senza riserve, le sanzioni dell'Occidente e gli umori contro la Russia. In barba alla tradizione di neutralità, la Svizzera si è schierata in guerra al fianco degli Stati Uniti e della NATO. Tuttavia, la neutralità gode ancora di un forte sostegno da parte della popolazione svizzera. Uno studio del Politecnico federale di Zurigo (ETH) mostra che la stragrande maggioranza dei cittadini svizzeri, quasi il 90%, è favorevole al rispetto della neutralità.
Con le sue azioni degli ultimi mesi, il Consiglio federale ha danneggiato enormemente la reputazione internazionale della Svizzera come Paese neutrale e pacifico. L'adozione delle sanzioni dell'UE ha fatto sì che la Svizzera sia stata inserita nella lista degli Stati ostili alla Russia e non sia più considerata come un mediatore nel conflitto ucraino. La consigliera federale Viola Amherd sta spingendo l'avvicinamento della Svizzera alla NATO attraverso l'acquisto non democratico dei caccia F-35, e i suoi piani per esercitazioni militari congiunte con l'alleanza bellica. Con la petizione "SÌ alla neutralità, NO al riavvicinamento alla NATO", il Movimento Svizzero per la Pace (MSP) chiede la fine di questa politica pericolosa e guerrafondaia. In nome della pace internazionale, della reputazione della Svizzera e della sicurezza sociale dei suoi cittadini, la petizione chiede al Consiglio federale e alle autorità federali di
- rispettare la tradizione di neutralità del nostro Paese,
- di astenersi da qualsiasi ulteriore avvicinamento alla NATO,
- di rinunciare alle sanzioni e di lavorare invece per i negoziati di pace e una soluzione diplomatica del conflitto.
La petizione è stata presentata e lanciata in occasione della conferenza nazionale "Quali media per la pace?", sostenuta dal MSP e realizzatasi recentemente a Soletta. Alla conferenza, gli ospiti internazionali hanno discusso del terrorismo mediatico e della disinformazione contro i Paesi che si oppongono alla politica estera dei governi del Nord globale e alle pretese di egemonia della NATO. Allo stesso tempo, è stato dimostrato come si possano creare media non commerciali e basati sulla comunità, al servizio della gente e della pace.
Infine, si segnala che il prossimo sabato 12 novembre saremo in Piazza Dante a Lugano per raccogliere le firme per la petizione.