Raoul Ghisletta, granconsigliere e consigliere comunale PS Lugano
Il Consiglio comunale del 19.12.22 della Città di Lugano ha accettato a stretta maggioranza di organizzare una discussione generale sul Plan ₿ del Municipio di Lugano, che promuove le discutibili criptovalute e le tecnologie connesse. La discussione generale avrà luogo in occasione del Consiglio comunale del 6-7 febbraio 2023 ed è stata chiesta nell'interpellanza “Fallimento FTX e criptovalute: in che mondo opaco e speculativo si è ficcata la Città di Lugano?”, firmata da 11 deputati di 4 partiti dell'area rossoverde e di centrosinistra, che sono preoccupati per le conseguenze del fallimento FTX e consorelle del mondo cripto, e per i rischi che incombono sulla Città. Al dibattito generale potranno partecipare tutti i consiglieri comunali di Lugano. Si tratta di un passo molto importante per sentire le opinioni del Consiglio comunale di Lugano, finora marginalizzato dal Municipio sul tema.
Come prevedibile le risposte all’interpellanza date dal Sindaco Foletti nel Consiglio comunale del 19.12.22 hanno ricalcato il mantra ripetuto continuamente all’opinione pubblica cittadina in questi mesi e sono state del tutto insoddisfacenti. Il Municipio ha in particolare rifiutato l'allestimento di un messaggio sul finanziamento del Plan ₿ da sottoporre al voto del Consiglio comunale. Indice di una paura. Paura di un referendum popolare?
Come un fanciullo imberbe il Municipio di Lugano con il Plan ₿ continua a cedere alle lusinghe della società Tether. L’esecutivo cittadino -al quale si sono accodate ingenuamente Franklin University, USI e SUPSI con un accordo tecnico-scientifico- continua imperterrito a dare una patente di presentabilità a Tether grazie al suo Plan ₿. Consigliamo a tutti la lettura di The shadow of Tether hangs over the FTX saga (https://www.ledgerinsights.com/tether-shadow-ftx-saga/).
Purtroppo nel 2023 il Municipio di Lugano andrà avanti a spendere soldi per il Plan ₿. Infatti nel preventivo 2023 del Dicastero istituzioni - Sviluppo economico sono stati inseriti 503’000 fr, che andranno in parte alla promozione di questa finanza da far west (Fabio Panetta, membro del Consiglio direttivo della Banca europea dixit), la quale si presta ad ogni tipo di illecito, dalla truffa al riciclaggio di soldi sporchi di ogni provenienza.
Il responsabile operativo dell’Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata, Francesco Lepori, ricorda che “Più enti, nazionali e internazionali, hanno lanciato allarmi sull’uso improprio delle monete virtuali. Il Gruppo di coordinamento interdipartimentale per la lotta al riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo ha definito “considerevole” i pericoli legati alle criptovalute e la vulnerabilità della Svizzera al riguardo.” (Il Ceresio, 11/12 2022). Non vi basta?
E non si venga a dire che le cripto sono una moneta seria: quale venditore sano di mente è in grado di fare un listino prezzi dei suoi prodotti in criptovalute, che duri più di 24 ore?