Filippo Pfister, consigliere comunale PLR
Dispiace dover tediare i lettori con un’ennesima presa di posizione sui preventivi comunali di Mendrisio votati – e saggiamente approvati - ieri sera, ma di fronte a un chiaro tentativo di prendere in giro la popolazione non è possibile restare in silenzio.
In un recente articolo il Centro ha definito la sua scelta di non votare l’aumento del moltiplicatore come un atto assolutamente responsabile, in quanto i suoi commissari della gestione avrebbero trovato la formula magica per risparmiare 1 milione. Innanzitutto va osservato che i preventivi in discussione, considerato un aumento degli esborsi, perlopiù per voci di spesa sulle quali la Città non ha spazio di manovra (+0,7 mio per il carovita, +0,3 mio per costi energetici, +2 mio per le spese legate agli anziani, +0,65 per gli interessi sui prestiti), prevedono conti per il 2023 ampiamente in rosso. Quantomeno curioso è che chi sostiene essere irresponsabile votare l’aumento del moltiplicatore a fronte di un aumento della spesa nel contempo proponga, tramite una mozione ancora pendente, di aumentare le spese a favore delle associazioni di 500'000.-. Evidentemente senza specificare da dove dovrebbero essere attinti questi fondi straordinari. Ma non è tutto!
Il Centro, il quale ha fatto capire che la vita associativa è più importante della sicurezza della Città (sic!), ha avanzato una serie di proposte – tutte sonoramente bocciate – che meritano infatti un’ulteriore analisi. Tra tali misure vi era quella di aumentare le sopravvenienze fiscali previste e abbiamo visto proprio oggi cosa succede a toccare questa voce di entrata quando un’impresa presenta un problema (BIoggio e Vezia). Ci si vanta quindi di avere individuato misure di risparmio quando invece tali misure sono semplicemente delle operazioni di cosmesi perorate con il solo scopo di abbindolare la popolazione circa la necessità di non aumentare il moltiplicatore. È infatti del tutto evidente che, nonostante i proclami, aumentare le valutazioni delle possibili entrate (da sempre e per ovvie ragioni valutate in maniera prudenziale) non equivale ad una misura di risparmio ma ad un mero giochino contabile.
È poi stato proposto un taglio lineare del 10% sulle spese per la manutenzione delle strade e per le spese di cancelleria, nonostante il rincaro delle materie prime. Sono state anche proposte una serie di misure di risparmio – a discapito di tutti – in ambito ambientale: dal taglio di oltre il 40% per le spese per la sensibilizzazione in campo energetico (e questo in un periodo storico in cui un consumo razionale dell’energia sarà sempre più importante), alla riduzione delle spese per la manutenzione degli stabili protetti, passando dalla riduzione del budget per la manutenzione del verde e le nuove alberature. Per quanto attiene al contributo per l’aiuto complementare comunale, è stato inoltre chiesto di allineare i dati al consuntivo. L’importante è quindi accalappiare consensi, in manifesto spregio alla prudenzialità e alla lungimiranza! Il tentativo è stato quindi quello di spolpare ancora di più dei preventivi già ridotti all’osso andando, come ad esempio per quanto riguarda la manutenzione stradale, unicamente a rimandare il problema dato che gli interventi prima o poi andranno fatti. Dulcis in fundo, è stato proposto di plafonare la compensazione del rincaro ai dipendenti pubblici salvo poi, quando la si stava per votare e vista la malparata, ritirare la proposta.
Il PLR, assumendosi le responsabilità che la situazione impone, ha sostenuto il necessario, leggero, aumento del moltiplicatore. Il compito della politica non è quello di ingannare l’elettorato con giochetti contabili e inutili proclami, ma affrontare la situazione e prendere le decisioni migliori per la città di Mendrisio e i suoi abitanti.