Claudio Boër, Candidato al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio, Verdi liberali Ticino
L’aumento delle bollette dell’energia elettrica nel 2023 ha toccato livelli record in Ticino. Le incertezze globali hanno contribuito a questa crisi, ma la penuria di elettricità ha radici lontane nella politica energetica svizzera. Per troppo tempo non si è voluto investire nello sviluppo delle energie rinnovabili e nelle nuove tecnologie. Così siamo rimasti fortemente dipendenti dall’estero, soprattutto in inverno quando il bisogno di importazioni raggiunge il suo picco. Il Ticino ha quindi bisogno di un cambiamento decisivo della sua politica energetica.
Da una parte il Cantone deve facilitare la costruzione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici. Senza troppi ritardi burocratici e pratiche infinite, questi impianti devono poter essere realizzati in fretta. Non possiamo attendere ancora 20 anni di ricorsi e pratiche per avere un secondo Parco eolico sulle nostre montagne.
Un altro importante asse strategico, ancora poco conosciuto, è rappresentato dalle comunità energetiche (CE). In Svizzera, il Consiglio Federale ha approvato una legge alla fine del 2018 per le comunità energetiche chiamate Raggruppamento per Il Consumo Proprio (RCP). Il principio di base è produrre con energia sostenibile il proprio consumo annuale e vendere l’eventuale rimanente all’azienda energetica locale. In questo modo è possibile ridurre le perdite dovute al trasporto di energia elettrica (che può arrivare anche all’8-10%) e si produce l’energia in loco, laddove essa viene consumata. Questa è una politica intelligente! Inoltre con l’energia in eccesso si può produrre e stoccare idrogeno, che verrà utilizzato in seguito per compensare i picchi e la diminuzione di produzione durante la notte e nei periodi invernali.
Le soluzioni per renderci indipendenti energicamente e diminuire i costi ci sono. Il problema non è l’obiettivo di una Svizzera climaticamente neutrale nel 2050, ma nella volontà politica di non voler cambiare un modello obsoleto di produzione e distribuzione di energia. Il futuro è un approvvigionamento locale e sostenibile al 100% che ci renderà indipendenti e grazie al quale non dovremo più pagare una fortuna per poter accendere le luci di casa.