Luca Moretti, candidato al Gran Consiglio nr. 5, lista 6 (Avanti)
La Confederazione faccia un gesto di sensibilità e annulli i crediti Covid, o almeno venga incontro ai piccoli imprenditori! Non basta il fatto che il periodo di pandemia abbia rischiato di mettere in ginocchio molte realtà: ora devono anche fare i conti con un debito.
Molti piccoli imprenditori e soprattutto indipendenti devono restituire quanto è stato loro prestato, e questo potrebbe anche essere giusto per certi aspetti e a certe condizioni, ma come pensate che sia possibile?
Per quanto si dica che vada tutto bene, è indubbio che il Coronavirus abbia rovinato l’economia, spianando la strada a misure, strategie e tendenze che aspettavano solo il momento buono per essere attuate, o semplicemente “per uscire allo scoperto”.
Inutile dire che lo Stato sia venuto in aiuto disinteressato di chi fosse in difficoltà. Un prestito che diventa un debito insostenibile non è un aiuto, anzi! Poteva sembrare un supporto, ma non è stato altro che l’ennesima misura di un sistema che crea i suoi “disperati” e che li deve mantenere perché poi non dà loro la possibilità di emergere, di riscattarsi.
Pagamenti, aumenti, nepotismo, nessun sostegno, stato sociale inadeguato: gli ostacoli per gli indipendenti e gli imprenditori sono già moltissimi, non si aggiunga il debito dei crediti Covid. Come si fa a pagarlo a così breve distanza dalla crisi pandemica, che ha bruciato una grande parte di liquidità, soprattutto per i piccoli imprenditori?
Perché no, non va tutto bene, se non per i soliti, quelli che tanto vincono sempre…Comprendiamo il disagio della Banca Nazionale e dei Cantoni privati del loro sussidio, ma non devono pagare per questo i cittadini e i piccoli imprenditori. La coperta è stretta, è necessario venirsi incontro. Farli annullare o almeno ridurli ad un rimborso parziale è una delle mie battaglie. Votami per il Gran Consiglio.