Omar Wicht, consigliere comunale di Lugano
Un recente sondaggio di Tamedia, ha evidenziato che il 54 percento dei ticinesi, farebbe la spesa oltreconfine. Io premetto che da qualche anno, non mi reco più in Italia per gli approvvigionamenti per motivi personali, ma avendolo spesso fatto in passato, capisco bene questo trend. Anni fa, mi accusarono pure di fare “outing” in quanto come consigliere comunale Leghista, sarei andato contro i miei principi politici. Il problema resta sempre il solito ormai da decenni, in Italia tutto costa meno, manodopera, fare la spesa, fare le vacanze ecc… dunque vantaggioso. Più che puntare il dito verso i ticinesi che cercano soluzioni per risparmiare, mi concentrerei sui prezzi folli che hanno certi servizi in Ticino, chiederei all’associazione consumatori, di rivedere i criteri e i prezzi. Anche andare al ristorante in Ticino, se si ha una famiglia con dei figli, il costo rischia di essere troppo elevato e in parecchi ripiegano sulla vicinissima Italia, dove paghi la metà. Non si fa nulla di male, si cerca solo di sopravvivere.